Orlando: “Dobbiamo parlare di pace più di quanto abbiamo fatto”

68

ROMA – “Io penso che noi dobbiamo parlare di più di pace, più di quanto abbiamo fatto, e poi c’è il problema di una critica all’Europa su due fronti. Essere europeisti non significa dire di sì a tutto quello che dice l’Europa che in questi mesi ha soltanto ribadito la propria vicinanza all’Ucraina, ma non ha messo in campo un’iniziativa politica che sia in grado di riaprire un confronto di carattere diplomatico”. Lo ha affermato il ministro uscente del lavoro, Andrea Orlando, durante un’intervista ad “Agorà” su Raitre.

“L’Europa – ha aggiunto l’esponente Dem – non ha tenuto conto del fatto che la guerra la pagano in modo diverso i diversi Paesi a seconda della loro composizione produttiva, a seconda del mix energetico; e non la pagano nello stesso modo le persone a seconda della loro collocazione sociale. O ci sono delle misure attraverso le quali il peso di questo conflitto viene redistribuito o rischiamo che la guerra si trasformi in tensioni sociali e in una difficoltà di tenuta sociale all’interno della società italiana”.

Per Orlando, infine, “Non possiamo lasciare un Paese, l’Ucraina, senza un sostegno, ma a questo sostegno vanno accompagnate altre politiche, sia sul fronte dell’iniziativa diplomatica, sia sul fronte dell’esigenza di redistribuire il peso degli effetti della guerra”.