Dai dati raccolti da Intrum emerge che negli ultimi sei mesi il 25% di un campione di cittadini europei ha contratto nuovi prestiti oppure ha utilizzato fino al limite consentito il tetto previsto dalla carta di credito dopo la pandemia. Un dato in crescita rispetto al 21% del 2020, mentre il restante 75% degli intervistati non ha contratto nuovi debiti nel corso della pandemia. Di contro, nei 24 Paesi europei in cui opera Intrum, il numero delle nuove pratiche di recupero crediti è in diminuzione. Un dato che indica come la maggior parte dei consumatori che accendono nuovi prestiti si sentono in grado di rimborsarli.
Quanto agli italiani, il 31% degli italiani prende a prestito una percentuale compresa tra il 10% e 25% del proprio stipendio , a fronte di un media europea al 25%, mentre il 17% prende a prestito tra il 25% e il 50% del proprio stipendio mensile contro il 15% della media europea. Sempre in Italia il 55% degli intervistati ha chiesto un prestito o aumentato il limite della propria carta di credito per acquistare qualcosa per i propri figli e il 27% lo ha fatto più volte, portando il totale all’82%. Secondo Intrum anche in questo caso si tratta di dati più alti rispetto alla media europea. Lo European Consumer Payment Report si basa su oltre 24mila interviste effettuate ai responsabili delle scelte finanziarie delle famiglie in 24 Paesi europei.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube