CITTA’ DEL VATICANO – “Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo”.
Così il Papa oggi all’Angelus commentando l’episodio di Gesù che cammina sulle acque del lago di Galilea e salva Pietro dall’affondare a causa del vento. Francesco ha esortato “a perdurare ben saldi nella fede per resistere alle bufere della vita, a rimanere sulla barca della Chiesa rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan”.
“La fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita” ha detto. Essa “ci dà la sicurezza di una Presenza che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà indicandoci la strada anche quando è buio. La fede non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso”.