“Non si può negoziare con la verità del Vangelo”, “non si scende a compromessi: la fede in Gesù non è merce da contrattare. E’ salvezza, è incontro, è redenzione, non si vende a buon mercato”, ha sottolineato Papa Francesco nell’udienza generale riprendendo, dopo la pausa di luglio, le catechesi dedicate alla Lettera di san Paolo ai Galati. Il Papa ha sottolineato che la “parola chiave” del Vangelo è “libertà”.
“La novità del Vangelo è una novità radicale, non è una novità passeggera, non ci sono Vangeli alla moda”. Poi il Papa ha sottolineato che “vediamo, anche oggi, qualche movimento che predica il Vangelo con la modalità propria ma poi esagera e riduce tutto il Vangelo al movimento. Ma questo non è il Vangelo di Cristo, è il Vangelo del fondatore o della fondatrice. Potrà aiutare all’inizio ma poi non porta frutti”.
Ad un anno dall’esplosione al porto di Beirut, Papa Francesco lancia “un appello alla comunità internazionale chiedendo di aiutare il Libano a compiere un camino di resurrezione con gesti concreti, non con parole soltanto”. Per questo, ha detto al termine dell’udienza generale, “auspico che sia proficua la conferenza in via di svolgimento” dedicata appunto al Libano e promossa da Francia e Nazioni Unite.
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