Trasparenze avvolgenti alla Parigi Fashion Week, nuova collezione di Olivier Theyskens

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collezione bonaveri
Olivier Theyskens, Parigi Fashion Week

Femminili e sinuosi i manichini Aloof dell’italiana Bonaveri accompagnano le texture e le linee della collezione dello stilista animando gli abiti con le loro figure dalle forme allungate e fluide

PARIGI – Ricerca e artigianalità. Tessuti preziosi, rimandi evanescenti, trasparenze brillanti. Appaiono allineate in pose sinuose le 26 silhouette firmate Olivier Theyskense presentate alla Parigi Fashion Week nel grande foyer del Palais Chaillot, architettura classica dall’allure Art Deco.

Organza cangiante, chiffon e tulle plasmati da tagli asimmetrici, grafici, talvolta monastici, ma sempre leggeri e raffinati. Gli abiti della collezione Autunno/Inverno 22/23 del designer belga si ispirano alla moda degli anni ’30, fondendo la fluidità del tessuto con tonalità brillanti e trasparenze.

I manichini di Bonaveri accompagnano le texture, le linee e le cromie della collezione con le figure di Aloof, che con forme allungate e fluide valorizzano gli abiti e la ricerca del designer. I capi sono il frutto di una ricerca continua da parte di Theyskens, che ha lavorato alla sua precedente collezione di preziosi tessuti vintage trasformandoli – attraverso una tecnica di patchworking eseguita a mano – in abiti fluidi con maniche e cuciture allargate verso il basso.

I nuovi modelli seguono le strutture di vecchie collezioni di Theyskens, approfondendo i temi del riuso e della sovrapposizione di texture. Una serie che unisce toni scuri a iridescenze e pizzi, colori terrosi e minerali a cromie scintillanti di perle di vetro e cristalli. Lunghi abiti da sera, giacche, pantaloni e corsetti intrecciano e sovrappongono texture utilizzando tagli verticali e strisce orizzontali: il rigoroso lavoro di atelier produce abiti che sono opere d’arte morbide e avvolgenti.

olivier theykens

Un corpetto nero in maglia che rimanda ai primi bodysuits di Theyskens suggerisce una creatura androide, un body di maglia nera è decorato con perle di vetro e cristalli, pantaloni di satin cloqué sono accompagnati da giacche trasparenti in mussolina pieghettata, un incantevole abito di seta bianca integra la sciarpa con ricercatezza.

Aloof: i manichini di Bonaveri dalle forme allungate e fluide

La collezione Aloof si ispira alle collezioni d’archivio della serie Schläppidegli anni Sessanta. Rilegge e interpreta quelle figure caratterizzate da arti e dita allungate, pose esagerate, ai limiti delle proporzioni e una pronunciata inclinazione del collo.

Ne è scaturita una visione originale e dei manichini in cui curve angolate e linee prevalentemente dritte sono addolcite dalla femminilità delle pose. L’eleganza degli atteggiamenti richiama le atmosfere degli atelier degli anni ’50 e l’estetica che stylists, editors e fotografi hanno elaborato in scatti iconici che interpretano quell’epoca.

La volontà è stata quella di creare una collezione capace di interagire coralmente, senza che ci fosse la preminenza dei singoli sul totale. Da ciò deriva il senso di teatralità dei modelli, sia quando vengono impiegati da soli, che nelle costruzioni più numerose, nelle quali le figure sembrano specchiarsi le une nelle altre. Questa ricerca di armonia ha portato a creare un manichino capace di tenere la scena nella vetrina di una boutique così come all’interno di un department store: eclettico e versatile. Aloof è stata creata in collaborazione con Emma Davidge, come naturale evoluzione della serie Schlappi. La collezione si compone di 8 figure femminili.

Production:La Mode en Images
Music:Lukas Heerich
Fashion consulting:Gro Curtis
Mannequins:Bonaveri
Skinwear:Wolford