Patto stabilità, Schlein: “No al ritorno di politiche austerità”

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BRUXELLES – Sul Patto di stabilità, “quello che abbiamo sempre detto è che non si faccia l’errore di ritornare all’austerità dei rigidi parametri quantitativi sul deficit. Ci preoccupa molto la discussione che si sta tenendo al Consiglio Ue perché peggiora significativamente la proposta della Commissione”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein, rispondendo ad alcuni giornalisti a margine del pre-vertice del Partito dei Socialisti europei, a Bruxelles, in vista del Consiglio europeo. Per questo, ha proseguito, Schlein, “noi l’altro giorno abbiamo contestato al governo italiano la sua totale incapacità e l’assenza di una strategia negoziale.

Per le loro antipatie non hanno fatto asse con i paesi che hanno situazioni più simili alle nostre, e questo rischia di pagarlo il Paese”.”Non solo ci preoccupa il fatto che il governo rischia di accettare un compromesso al ribasso che ci riporta all’austerità, ma ci preoccupa – ha aggiunto la segretaria del Pd – che si stia già applicando l’austerità in Italia. Perché una manovra che taglia la sanità pubblica, che non mette nulla sulla scuola pubblica e sul diritto allo studio, che taglia le pensioni e che taglia pesantemente” le risorse “agli enti locali, è già una manovra di austerità, che noi contrastiamo duramente in Parlamento in questi giorni”. Alla domanda sul colloquio avuto durante la riunione del Pse con il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, e se abbia parlato con lui della riforma del Patto di stabilità, Schlein ha risposto: “Chiaramente il nostro rapporto con il commissario Gentiloni è stretto e costante e riguarda tutte le questioni che il Pd sta seguendo, i dossier europei, tra cui naturalmente anche la riforma del Patto di stabilità che è particolarmente rilevante per l’Italia”.