Pd, Bonaccini si candida alla segreteria

39

CAMPOGALLIANO – “Ho deciso di candidarmi alla segreteria del Partito Democratico”. Lo ha annunciato il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, parlando al circolo Pd di Campogalliano. “Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Agli iscritti del mio circolo, ai compagni e alle compagne. Agli amici del mio Comune. Sono nato proprio qui e ci ho abitato fino a cinque anni”, spiega Bonaccini parlando alla platea.

“Sento il peso e la responsabilità” di questa scelta “perché sono consapevole di come il Pd sia necessario per la stessa qualità democratica del Paese, rappresentando ideali e valori alternativi alle posizioni più conservatrici e regressive o alle derive populiste e sovraniste che abbiamo visto scorrazzare non solo qui ma anche in Europa e in tutto il mondo occidentale”, ha sottolineato.

“La cosa che mi preoccupa di più è lo smarrimento della nostra gente – ha detto ancora – Dalla sconfitta sono passati meno di due mesi, da una batosta simile non ci si riprende in poche settimane. Sarebbe illusorio pretenderlo e sarebbe ipocrita prometterlo. Ma sentire evocare lo scioglimento del Pd, mettere in discussioni i motivi per cui siamo nati mi colpisce nel profondo. Non accetto che noi si resti paralizzati sotto i colpi di questa destra che governa o delle altre opposizioni che stanno tentando di dilaniarci. Cosa vogliamo e dobbiamo fare lo decidiamo noi”.

“Quello che getta sconcerto è l’idea che questa volta possa esserci la nostra liquidazione o che ci si possa perdere rispondendo alle sirene di chi, pur essendo all’opposizione come noi, passa troppo del suo tempo ad attaccare il Pd e non chi sta governando. Il nostro compito è rialzarci e rimetterci in cammino”, ha quindi affermato Bonaccini ringraziando Enrico Letta “per quanto ha fatto e sta facendo, anche perché forse si è caricato da solo di troppe colpe e responsabilità. Cosa che altri non fanno allo stesso modo”.

“Non basterà un congresso. Io penso ci aspetti una vera e propria traversata nel deserto. Il nostro compito è far tornare il Pd a essere un grande partito popolare, radicato nella società, a vocazione maggioritaria, perno di un nuovo centrosinistra capace di battere la destra, ma batterla nelle urne alle prossime elezioni”, ha detto ancora. “Sento questa come responsabilità, anche della mia generazione: riportare la prossima volta il Pd al governo, ma perché avremo vinto”, ha sottolineato Bonaccini per il quale “la stagione in cui si sta al governo anche se non si vince è finita e io credo che l’abbiamo anche pagata”.

“Ho il massimo rispetto per le altre forze di opposizione, e una volta che avremo definito meglio la nostra identità ci occuperemo anche di alleanze. Ma non vogliamo delegare ai 5 Stelle di rappresentare loro da soli la sinistra, così come al Terzo Polo di rappresentare loro da soli i moderati”, ha affermato ancora proseguendo: “Il Pd nasce come grande forza popolare di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi. Siamo all’opposizione, lo sappiamo bene, e dobbiamo tornare a essere un partito da combattimento, capace di fare battaglie in Parlamento e nella società, con l’obiettivo di strappare voti anche agli avversari e di far tornare alla politica parte dei troppi che si sono astenuti”, ha concluso.