Al secondo posto il Burro che svetta del 31,9% (+8,92 euro), al terzo la Farina (+21,5%, pari a 8,72 euro). Appena giù dal podio la Pasta (fresca, secca e preparati di pasta) che lievita del 21,1% (+29,62 euro). Seguono il Riso (+18,8%, pari a 7,96 euro) e la Margarina (+18,7%). Al settimo posto il prodotto simbolo dell’estate e del gran caldo: i Gelati (+18,2%, pari a 12 euro e 23 cent). Poi il Latte conservato (+15,9%), il pollame, la carne più rincarata, che costa il 15,7% in più, pari a 36,32 euro.
Chiudono la top ten le uova: +13,8% (+10,30 euro). Se considerando l’insieme dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche l’inflazione al 10% si traduce in una stangata media a famiglia pari a 564 euro su base annua (769 per una coppia con 2 figli, 694 per una coppia con 1 figlio, 919 per una coppia con 3 o più figli), i soli prodotti alimentari, in crescita del 10,2%, determinano per il solo cibo una mazzata pari a 529,50 euro. La frutta, pur essendo fuori dalla top 20 e costando “solo” l’8,4% in più, determina una spesa supplementare pari a 43 euro e 3 cent.
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