“Il Pd è nato per il maggioritario – ricorda Dario Franceschini – ma dobbiamo prendere atto che il bipolarismo non ha funzionato. Il buon senso e la politica ci impongono di adeguare il sistema alla realtà. L’obiettivo non facile – spiega senza tanti giri di parole – è spiegare ai nostri avversari che gli conviene, anche se sono convinti che senza cambiare nulla vinceranno, perché non è detto che sia così. Il mondo del 2023 non è quello del 2019, è cambiato il quadro e anche la popolarità dei leader. Se votiamo con questa legge ci sarà una maggioranza risicata”.
Secondo il ministro della Cultura, dopo “la fase della trattativa e degli incontri” bisognerà “mettere Forza Italia di fronte a una scelta aperta in Parlamento e sarà importante arrivarci con un Pd unito attorno al segretario”.
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