Prima riunione a guida italiana della Commissione Diritti Donne dell’AP UpM, partecipa Spadoni

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ROMA – “Quello del cambiamento climatico è il tema del nostro secolo e l’impatto che esso ha sulla vita delle donne è il punto da cui partire per rendere le ragazze e le donne del mondo più resilienti” così ha dichiarato Yana Ehm, presidente della Commissione Diritti delle Donne nel Mediterraneo dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (AP-UpM) nella riunione che si è tenuta oggi in forma virtuale presso la Camera dei deputati e che è stata dedicata a “Cambiamento climatico e politiche di genere”. La riunione, aperta da un videomessaggio della Vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni (foto), ha dato particolare rilievo alla necessità di adottare politiche ambientali che tengano conto dell’impatto di genere: “Oggi vogliamo ricordare la necessità di coinvolgere sempre più donne nella definizione di tali politiche”, ha proseguito Ehm.

La necessità di rafforzare la presenza delle donne negli organi decisionali, dalla finanza alla politica, di dedicare risorse a favore delle donne e delle ragazze per garantire un reale empowerment, la necessità di cambiare i modelli economici a partire dal superamento dell’economia estrattiva, queste le urgenze sottolineate anche dalle relatrici intervenute nella riunione, ovvero Alessia Rotta, Presidente della Commissione Ambiente della Camera e co-relatrice della riunione parlamentare della COP26; Osprey Orielle Lake, fondatrice e direttore esecutivo di Women’s Earth and Climate Action Network (WECAN); Nadia Linciano, Responsabile dell’Ufficio Studi Economici della CONSOB; Lea Nicita, ricercatrice presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

Quella di oggi è la prima riunione a guida italiana della Commissione Diritti delle Donne dell’AP UpM, l’Assemblea che riunisce 42 Parlamenti della sponda sud e della sponda nord del Mediterraneo con un forte ancoraggio all’UE e al Parlamento europeo.