Roma, Municipio XIII: varata la giunta della presidente Sabrina Giuseppetti

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ROMA – E’ composta da tre donne e tre uomini la Giunta del XIII Municipio guidata dalla Presidente Sabrina Giuseppetti. Lunedì 8 novembre, nell’aula consiliare del Municipio XIII Roma Aurelio, si è tenuta la prima seduta del consiglio. La seduta è iniziata con il giuramento della neo Presidente del Municipio Sabrina Giuseppetti. A seguire è stato eletto presidente d’aula il consigliere Marcello Iacobelli e vice presidenti i consiglieri Luigi Cagnazzo per la maggioranza e Claudia Finelli per le opposizioni. A conclusione della riunione, la presidente Sabrina Giuseppetti ha annunciato la composizione della giunta, che è composta da tre donne e tre uomini.

Queste le deleghe e i nomi: vice presidente con deleghe alle politiche di bilancio e del personale è Alberto Filisio (dirigente medico della ASL Roma 1 – Distretto 13, due volte consigliere in Provincia di Roma); assessore alle politiche urbanistiche e all’edilizia privata è Biagio Capparella (architetto, già componente, in qualità di esperto, di commissioni paesaggistiche e collaudatore di opere pubbliche presso enti pubblici del territorio nazionale); assessore alle politiche ambientali e delle attività produttive è Cinzia Giardini (imprenditrice, già presidente del consiglio del XIII Municipio); assessore ai lavori pubblici e alla mobilità è Salvatore Petracca (imprenditore, già dirigente Confcommercio ed ex assessore municipale ai lavori pubblici e all’urbanistica); assessore alle politiche sociali è Arianna Quarta (impiegata amministrativa, già vicepresidente della commissione politiche sociali del Municipio XIII); assessore alle politiche scolastiche e dello sport è Arianna Ugolini (giornalista professionista, già consigliera municipale).

“Questa è la maggioranza che governerà il Municipio 13 e che si prenderà le responsabilità di risolvere i tanti problemi dei nostri territori”, ha commentato la presidente Sabrina Giuseppetti. “Chi ha deciso autonomamente di tirarsi fuori dalla maggioranza solo per questioni di deleghe dimostra di non avere a cuore l’interesse pubblico”.