ROMA – Le sanzioni contro la Russia per Matteo Salvini “hanno messo in ginocchio l’Italia”, ma il segretario della Lega dice che se fosse premier non chiederebbe di rimuoverle.
Ospite di Mattino Cinque su Canale5, Salvini ha iniziato chiedendo nuovamente un intervento sulle bollette attraverso uno scostamento di bilancio: “Bisogna fare quello che sta facendo tutta Europa. Da 6 mesi l’Europa impone le sanzioni, per fermare l’orrida guerra scatenata dalla Russia, ma ci spiegavano che queste sanzioni avrebbero messo in ginocchio Putin e sarebbe tornato tutto normale. Sono passati 6 mesi in ginocchio c’è la Russia o i nostri artigiani? Se poi tra tre mesi le sanzioni mettono in ginocchio la Russia e si ferma la guerra, bene. Ma tutti dicono che non stanno funzionando”.
A quel punto l’intervistatore chiede: “Allora le sanzioni vanno tolte”? Salvini risponde: “La Lega, su indicazione di Matteo Salvini, ha votato tutti i provvedimenti per aiutare il popolo ucraino, sanzioni comprese. Ma sono passati 7 mesi, e i fatti dicono che la Russia sta guadagnando mentre l’Italia e l’Europa stanno soffrendo. Vogliamo andare avanti con le sanzioni anche se non servono? Andiamo avanti…”.
L’intervistatore interrompe e ribadisce la domanda sulla volontà di togliere le sanzioni, e Salvini ribatte: “Noi facciamo parte di una alleanza internazionale. Non decide l’Italia da sola. Se l’alleanza dei Paesi occidentali decide di andare avanti col muro contro muro, allora andiamo avanti ma non ci devono rimettere gli italiani”. Ma, se fosse premier, chiederebbe di toglierle? “No. Andiamo avanti insieme, non voglio portare l’Italia sul cucuzzolo della montagna, però chiediamo protezione”.