Salvini sui rom ‘tira dritto’, ma incassa il richiamo dell’Ue

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ROMA – L’Ue ribadisce che ‘è super-chiaro che non è legale’ espellere un cittadino comunitario sulla base della sua etnia. E il Consiglio d’Europa attacca: ‘Un censimento violerebbe i diritti umani’. Ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini tira dritto: ‘Prima gli italiani e la loro sicurezza’. E fa sapere che a Carmagnola (Torino), amministrata dalla Lega, è stata abbattuta una casa abusiva in un campo sinti non autorizzato, commentando: ‘Dalle parole ai fatti’. Ancora su Facebook il vice premier e ministro dell’Interno: “Censimento” dei Rom e controllo dei soldi pubblici spesi. Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è razzismo. Io non mollo e vado dritto! Prima gli italiani e la loro sicurezza”.

Intanto starebbe per partire una denuncia contro Matteo Salvini per istigazione all’odio razziale. È l’iniziativa che, a quanto si apprende, ha deciso di assumere Roberto Speranza (Leu): “Ora basta. Salvini insiste anche oggi con il censimento dei Rom. Per me non bastano più le parole. Per questo ho deciso di denunciare il ministro ai sensi della legge Mancino 654/75”, spiega il deputato interpellato al riguardo.

Poi Salvini, negando tensioni all’interno della maggioranza, ha detto di aver “parlato con Conte, non c’è nessuna crepa nel governo, l’intesa è granitica. Gli ho spiegato che il censimento dei rom possiamo chiamarlo controllo, verifica, anche Giovanni, ma è solo una questione di rispetto del codice penale e civile. C’è con il premier una totale condivisione”.

“Questa del censimento nei campi rom – ha poi spiegato – non è una priorità, quella è la sicurezza, i migranti. Ad ogni modo lavoreremo in futuro con i sindaci, sapendo che questo tipo di controlli esistono da anni, ovunque, portati avanti da amministrazioni di tutti i colori politici”. “Vorrei sottolineare che non sono di carattere etnico: la razza non m’interessa. Nei campi – aggiunge – possono vivere anche esquimesi, finlandesi, controllerei lo stesso che siano in regola, che portino i figli a scuola”.