Sanremo: già si pensa all’Amadeus Quater

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SANREMO – “Prima c’è da finire questo festival, perché siamo a partita in corso. Finiamo, e poi avremo modo di incontrarci e parlare. Sarebbe prematuro e inopportuno sia il sì che il no”. Amadeus in conferenza stampa risponde così a una domanda sulla possibilità di un Ama quater dopo gli ottimi risultati ottenuti.

Il conduttore e direttore artistico ha ricevuto questa mattina una telefonata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha ringraziato dell’omaggio di ieri sera, quando gli è stata dedicata la canzone “Grande grande grande” di Mina: “Ho ricevuto la telefonata del presidente Mattarella, se non avessi visto il prefisso di Roma 06 e la persona non mi avesse detto che mi passava il presidente, non ci avrei creduto”, ha detto Amadeus. “Il presidente mi ha detto che ha seguito il Festival ieri sera, si è complimentato e ha ringraziato per l’omaggio che lo ha commosso. Io gli ho risposto: “E’ lei che mi commuove, l’omaggio è stato semplice come è nel nostro stile”. Poi ha ricordato anche la serata alla Bussoladomani, quando aveva assistito a una cosa che non si è più verificata”. Amadeus ha concluso la telefonata “ringraziando di cuore il presidente per il gesto che mi ha commosso”.

Il direttore artistico è intervenuto anche su alcuni momenti di queste serate, come il caso “Fantasanremo”: “Non credo si stia oltrepassando il limite”, ha detto. “Mi piace quando certe scatole vengono rotte, gli schemi non devono essere delle chiusure, nessuno di loro manca di rispetto a se stesso, all’interpretazione o alla gara”, aggiunge riferendosi alle performance degli artisti che spesso si chiudono con annunci da “bonus” per il gioco che impazza tra gli appassionati del festival.

“C’è un mondo, un Sanremo molto giovane e social che entra nel festival, non va tenuto fuori. C’è un gioco, un tam tam che coinvolge milioni di persone e questo li avvicina al festival. Si direbbe “so’ giovani” ed è giusto che lo facciano perché io invece sono un po’ antico. E’ diventato un gioco per i 25 cantanti in gara ed è una cosa bella. Anche questo fa cambiamento al festival. Non possiamo fare un festival chiuso in una scatola sempre uguale a sé stessa, anche questo vuol dire essere attuali. La trovo una cosa divertente e nessuno ha voluto mancare di rispetto al festival”, ha concluso Amadeus.