Sul luogo erano intervenuti i forestali del Comando Stazione di Santo Stefano d’Aveto, congiuntamente ai tecnici dell’Ufficio Suolo della Città Metropolitana di Genova, per i necessari accertamenti e rilievi sui probabili danni ambientali.
Sul sito infatti era rimasto un forte odore di idrocarburi e l’erba sottostante alla carcassa del velivolo era totalmente disseccata, segno di inquinamento da kerosene. I tecnici avevano quindi prelevato un campione di terreno rappresentativo dell’area, consegnandolo poi all’ARPAL per le analisi chimiche.
Il luogo nel quale è avvenuto l’incidente è un’area considerata di notevole pregio e di rilevante valore naturalistico; infatti è un habitat a Torbiera compresa nel SIC del Parco dell’Aveto ed inserita nella Rete Natura 2000.
Il pilota del velivolo, residente a Lodi, dovrà provvedere al ripristino dello stato dei luoghi ed alla messa in sicurezza del sito, provvedendo eventualmente alla bonifica ai sensi della normativa ambientale vigente.
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