“La raccolta procede bene, anche se ci sono zone in cui è più difficile, perché questa è una legge assurda, che è stata fatta apposta per penalizzare le nuove formazioni – aggiunge – Molti Comuni, anche di centrosinistra, ostacolano la raccolta delle firme, nonostante sarebbero tenuti a consentirla, ma sono ottimista”. Nel programma elettorale di Santoro domina la parola Pace: “Sto cercando di dare voce a una opinione pubblica che viene censurata e a liberare una parola che in questo momento è imprigionata, cioè la parola Pace. Una parola che non sarebbe al centro della campagna elettorale se non esistesse una lista come la nostra”, spiega.
“La pace è la precondizione per affrontare le condizioni che riguardano i diritti sociali, i salari per cui siamo fra gli ultimi Paesi dell’Ue, l’istruzione, la sanità Tutti diritti fondamentali che costituiscono la dignità di una persona”. Nessuna alleanza con i partiti, ma porte aperte al confronto con tutti: “Dialoghiamo con tutti i partiti perché non li vediamo come nemici, ma come interlocutori. Il problema è capire se i partiti siano disponibili a fare della pace una questione centrale”. Nella giornata odierna Michele Santoro e il banchetto per la raccolta firme saranno a Nuoro, alle 11 in piazza Vittorio Emanuele, e poi alle 17,30 a Cagliari, in piazza del Carmine, con diretta streaming sui canali social di Santoro.
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