Ma quando è nato questo servizio e dove? Il Self Storage ha origini molto lontane, difatti pare che l’idea iniziale provenga dalla Cina circa seimila anni fa; in quei tempi le persone conservavano i loro beni più cari in grandi vasi di ceramica che venivano depositati in aree di stoccaggio all’interno di sotterranei.
Nel 1891 i fratelli Martin e Josh Bekins fondarono una società di traslochi a Omaha in Nebraska e nel 1906 ebbero un’idea analoga; costruirono una serie di magazzini in acciaio e cemento proprio per agevolare le persone che traslocavano e che per qualche motivo non avevano lo spazio necessario per i loro beni.
Nel 1964, nacque a Odessa in Texas una società molto simile chiamata A-1 U-Store-It-U-Lock-It-U-Carry-the-Key; un nome stranissimo che pareva non avere senso ma in realtà era mirato ad apparire tra i primi risultati dell’elenco telefonico. Un modo quantomeno inusuale per ottenere pubblicità; questa azienda offriva spazi ai dipendenti dell’industria petrolifera, cosicché gli stessi avessero modo di depositare la loro strumentazione di lavoro in tutta sicurezza; ad ognuno di loro era assegnato il proprio deposito dato che il magazzino era diviso in tante unità con porte di legno, pertanto utilissimo per chi aveva necessità di usufruirne.
Nonostante la grande utilità di questi magazzini, la società fallì ma nel 2013, l’immobile fu messo a nuovo e riaperto come deposito per il self storage.
All’inizio degli anni Ottanta questo servizio si estese inizialmente nel Regno Unito, successivamente in Francia, Spagna, Olanda, Germania Svezia e Italia.
Il nostro Paese a tutt’oggi vanta diverse attività con questa tipologia e i depositi per il self storage li troviamo in quasi tutte le città italiane.
La dimensione standard di questi magazzini è di circa tremila metri quadrati, sono tutti all’interno di strutture industriali e normalmente sono ubicati nelle periferie cittadine. Utilissimi per privati e aziende, con un costo medio di circa 150 € mensili più una piccola quota assicurativa.
Può succedere a volte che qualche cliente non sia più in grado di pagare la quota mensile, pertanto dopo un periodo stabilito nella fase contrattuale, il deposito con tutto ciò che contiene viene messo all’asta; non è permesso acquistare solo alcuni oggetti al suo interno, di certo un’incognita per i compratori che acquistano a “scatola chiusa”; a volte ne può valere la pena ma esiste il rischio di acquistare per cifre considerevoli solamente paccottiglia. Ma gli appassionati di aste non badano al denaro che investono e sperano sempre di trovare qualcosa che possa essere rivenduto con un buon ricavo.
Il Self Storage è un settore in continua crescita e sicuramente comporta un investimento di qualche milione di euro, ma dato che le persone sempre più spesso, hanno la necessità di usufruirne, è sicuramente un business da non sottovalutare.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube