“Gli ospedali nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus, adesso non succede perchè ci sono dei protocolli come nelle Rsa. Oggi sono molto più preoccupato dai pranzi della domenica in famiglia e delle cene con amici. Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso questo è un errore che non deve essere commesso”, ha spiegato Sileri. “Faccio fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo, quando il virus ci ha attaccato alle spalle”.
“Il rischio di avere casi d’importazione è elevato. Servirebbe una strategia più ampia, non solo dell’Italia nei confronti della Francia ma una visione dell’intera Europa per dare delle linee definite”, ha precisato il vice ministro. “Oggi è la Francia – ha aggiunto – ma domani i casi saliranno in Germania e poi in Inghilterra. Fino a quando non avremo un vaccino questo è ciò che dobbiamo aspettarci. Potremmo fare dei test all’aeroporto anche se il tampone negativo non porta il rischio a zero”. Secondo il viceministro “l’alternativa è avere un tampone antecedente di 2-3 giorni la partenza. Questo significa convivere con il virus perché il rischio non può essere zero. Se tutti gli Stati facessero questo potremmo intercettare le situazioni che potrebbero innescare dei focolai. Il rischio non sarà mai controllato”.
“A maggio ero contrario, perché secondo me era troppo presto. Però poi visto l’andamento dei contagi, con numeri sotto controllo, si trattava solo di aspettare. E’ giusta, ora, la decisione di riaprire gli stadi, ovviamente non con la capienza completa. Ritengo però che siano troppo pochi mille posti”, ha aggiunto Sileri ai microfoni della trasmissione “L’imprenditore e gli altri”, su Cusano Italia Tv. “Io – ha proseguito – sono per una riapertura graduale degli stadi, che consenta un utilizzo dello stadio con le dovute misure di sicurezza: la distanza, l’uso della mascherina, e con la capienza che può andare via via aumentando. E’ chiaro – ha concluso Sileri – che una riapertura totale in questo periodo non potrà esserci”.
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