Al Forum INDICAM 2020, la Onlus ha annunciato la partnership con JTI Italia per la collaborazione su progetti
di sostenibilità economica, ambientale e sociale
Durante la fase di ripartenza, la necessità delle aziende sarà sempre più quella di improntare la propria economia ad attività sostenibili e di forte impatto ambientale. Se ne è parlato lunedì 22 giugno in uno dei panel del Forum Indicam #MeetIN2020 (Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione) dal titolo “Green IP – Il futuro sostenibile”. Durante il confronto, in un tavolo composto – tra gli altri – da manager Ferrari e dall’Onorevole Mattia Mor, componente della Commissione Attività Produttive, Elena Stoppioni, presidente di Save the Planet, ha presentato i 5 elementi fondamentali per la sostenibilità di un’azienda.
L’obiettivo di questo documento è quello di diventare un vero e proprio vademecum ufficiale per le realtà che vogliono perseguire o implementare la propria filosofia green.
CINQUE ELEMENTI PER LA SOSTENIBILITÁ DI UN’AZIENDA
No al greenwashing
Trasparenza, autenticità e accesso alle informazioni. Oggi le strategie di sostenibilità devono accompagnarsi al cambiamento reale della cultura aziendale per cogliere anche le nuove esigenze dei consumatori e delle comunità in cui operano. Basandosi sull’innovazione, l’impresa deve andare incontro a ciò che effettivamente la società vuole grazie ad un cambiamento di prospettiva che non guarda solo più al prodotto o al servizio in sé ma, più in generale, al bisogno che lo determina.
Misurare la sostenibilità
Definire gli obiettivi di medio e lungo termine e monitorarli durante tutto il processo di integrazione nella strategia aziendale attraverso veri e propri strumenti di accountability. La sostenibilità deve essere concepita come la capacità di un’organizzazione di svolgere le proprie attività tenendo conto dell’impatto che queste hanno sul capitale umano, sociale e ambientale.
Essere carbon neutral
Oggi più che mai, diventare carbon neutral significa farsi carico del propri impatti ambientali e scegliere di rendere le proprie attività meno impattanti verso il clima e l’ecosistema. Un percorso verso le emissioni zero, combinato con l’utilizzo di energie rinnovabili, un obiettivo indispensabile per un contributo attivo alla lotta ai cambiamenti climatici e al mantenimento delle temperature globali oltre che una presa di coscienza del proprio ruolo di impresa come attore sociale.
Città sostenibili
Le imprese devono riscoprirsi parte della comunità per cogliere l’opportunità di guidare il cambiamento. Essere smart non basta. L’unica comunità da cui oggi si può ripartire è quella sostenibile, coinvolgendo imprese, Istituzioni e società civile nella transizione verso il prossimo futuro. L’urbanizzazione è un processo irreversibile: è necessario ripartire, dunque, dalle città- laboratori di innovazione tecnologica- che non possono essere considerate semplicemente smart ma devono diventare sostenibili a 360° perché la vita del cittadino non è solo una connessione digitale ma anche una connessone con gli altri, l’ambiente e l’economia.
Action plan
Il valore derivante dall’apertura a strategie sostenibili non va soltanto comunicato ma anche integrato nei piani industriali delle imprese, impostando sin sa dubito un reale coinvolgimento degli stakeholder interni e esterni all’azienda. Fare ordine sulle idee e i progetti, definire le priorità, porsi degli obiettivi misurabili e un action plan per raggiungerli, guardando ai contenuti del business “con un diverso paio di occhiali” per rivederli in ottica di sostenibilità. Solo così sarà possibile lasciare alle future generazioni un mondo ancora vivibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
L’appuntamento è stato anche occasione per presentare la partnership tra Save the Planet e JTI Italia, esempio di collaborazione virtuosa ispirata a questi principi e che dimostra come sia necessario fare sistema tra aziende, istituzioni ed associazioni al fine di diffondere e promuovere progetti ed azioni all’insegna di una nuova sostenibilità. Il tutto grazie anche alla divulgazione di dati chiari e misurabili, messaggi positivi e confronto costante tra società civile e decisori.
“Siamo di fronte a un cambio di paradigma che ci impone di ripensare i processi produttivi e i modelli di consumo e, oggi più che mai, un dialogo aperto tra aziende, istituzioni, associazioni e cittadini è fondamentale per gettare le basi per un futuro all’insegna di sostenibilità e innovazione” ha dichiarato Lorenzo Fronteddu, Direttore Corporate Affairs &Communication di JTI Italia. “In Save the Planet abbiamo trovato un partner con cui condividere l’impegno per la sostenibilità ambientale e collaborare per diffondere buone pratiche. Un impegno che portiamo avanti da anni tramite campagne di sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente e che si inserisce in un più ampio programma di riduzione degli impatti di JTI entro il 2030”.
Elena Stoppioni, presidente di Save the Planet conclude: “Essere ad un tavolo così prestigioso per parlare di tematiche di sostenibilità è, per noi, motivo di grande orgoglio. Il tema dell’approccio green delle aziende è di grandissima attualità, soprattutto in questa fase di ripartenza. Aver presentato questi 5 punti su come poter rendere sempre più riconoscibili le aziende green, rappresenta un importante punto di svolta. Non a caso ho affrontato il tema della collaborazione nata tra la nostra associazione e JTI Italia, sintesi di una perfetta cooperazione tra società civile ed impresa per perseguire un unico obiettivo: lasciare ai nostri figli un mondo migliore”.