Torino, realizzano abusivamente un ponte tibetano: denunciate due persone

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Era stato realizzato in assenza delle necessarie autorizzazioni e requisiti di sicurezza

Corpo ForestaleTORINO – A seguito di segnalazione il personale dei Comandi Stazione di Ala di Stura (TO) e di Lanzo Torinese (TO), effettuava un sopralluogo nella località Piano della Mussa/Rifugio Città di Ciriè, in Comune di Balme (TO), accertando la presenza di un ponte tibetano realizzato in assenza delle autorizzazioni urbanistica e paesaggistica, senza i necessari requisiti costruttivi e di sicurezza, insistente su terreno di proprietà comunale e ricadente all’ interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato Piano della Mussa.

Il Ponte tibetano è una struttura di collegamento costituita da una fune che ha funzione di marciapiede e da due funi/mancorrenti laterali superiori distanziate di circa un metro da quella marciapiede. Le tre funi, poste a triangolo, sono solidarizzate da stralli laterali distanziati l’uno dall’altro da 50 a 100 cm.

Pur non essendo vigente una normativa specifica di riferimento che disciplina la costruzione di tali strutture, la realizzazione è soggetta comunque al rispetto delle norme UNI EN 15567/1-2 (percorsi acrobatici in altezza), DIN EN 12385-4 (caratteristiche delle funi in acciaio), EN 13411-5 (morsetti per fune), in particolare la UNI EN 1556711-2 che prevede la certificazione annuale da parte di organismo abilitato.

In Piemonte la normativa sulle vie ferrate, con cui spesso sono realizzati dei ponti tibetani, è disciplinata dalla L.R. 18 febbraio 2010, n. 12. Nel caso specifico, l’opera era priva di qualsiasi autorizzazione e rispetto delle suddette norme requisiti indispensabili per la sicurezza dei fruitori. Il personale dei Comandi Stazione segnalava prontamente la situazione al Comune di Balme, il cui Sindaco emetteva ordinanza di sospensione di ogni attività e rimozione immediata dell’attrezzatura ancorata al terreno (ponte tibetano), realizzato a monte del Rifugio Città di Ciriè.

Il personale del CFS procedeva poi a segnalare all’Autorità Giudiziaria i due autori dell’abuso in concorso tra loro, tali M. G. e S. M., per aver realizzato un ponte tibetano di circa 20 mt, in assenza delle necessarie autorizzazioni ex DPR 380/01 (urbanistica) ed ex DLGS 42/04 (vincolo paesaggistico), contestando inoltre la violazione amministrativa per l’assenza della necessaria relazione di incidenza trattandosi di intervento in area SIC.