Ucraina, Conte: “Il M5s non vuole l’escalation militare”

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ROMA – “L’ultima notizia desta più angoscia e preoccupazione di quelle che abbiamo. Un conflitto durissimo che non si arresta nemmeno davanti alla visita di Guterres”. Così Giuseppe Conte, presidente del M5s, a ‘Piazza Pulita’ su LA7 in merito ai missili che hanno colpito due edifici a Kiev durante la visita del segretario generale ONU. E su un nuovo invio di armi: “Nel consiglio nazionale abbiamo ribadito all’unanimità la nostra posizione: condanna della Russia, appoggio all’Ucraina però l’appoggio esteso agli aiuti militari è stato molto sofferto. Sono 64 giorni dall’inizio del conflitto e vogliamo che il presidente del consiglio venga in Parlamento per dire qual è l’indirizzo politico dell’Italia al suo interno e a livello internazionale. Noi come M5s non vogliamo un’escalation militare”.

“Non si difendono le proprie terre a mani nude, è chiaro che Zelensky e gli ucraini devono difendere le proprie terre, ma a me sembra che si vada verso escalation militare e alcune forze politiche ci vanno consapevolmente ipotizzando anche un cambio di regime. Mi interessa che la tipologia di arma e i nostri aiuti, condividendo indirizzo politico con Zelensky, siano per difendere la propria integrità. Noi vogliamo un’escalation diplomatica non militare”, ha aggiunto Conte. “Respingo l’idea che io stia mediando tra diverse posizioni interne, abbiamo fatto un comunicato unico. Mi chiedo se siamo disposti a una terza guerra mondiale. Io voglio discutere con il governo italiano in Parlamento per far prevalere la soluzione politica. Un negoziato conviene a tutti, più a Putin che a noi. L’altro argomento altrettanto pernicioso è quello di una guerra infinita”.