Musica

Una nessuna centomila – In Arena, Bersani: “Se fossi una donna mi incazzerei per certe canzoni di oggi”

ROMA – È stato un backstage pieno di emozioni su Rai Radio2 per la prima delle due serate di “Una nessuna centomila – In Arena”: in esclusiva, le voci degli artisti si sono intrecciate per condividere il messaggio di prevenzione e lotta alla violenza di genere ai microfoni di Andrea Delogu, con Carolina Di Domenico in collegamento da via Asiago a Roma, nella lunga staffetta anche dietro le quinte.

“Rispetto a quando io ho cominciato, il linguaggio delle canzoni è cambiato troppo nel senso che è andato in una direzione che a me poco piace. C’è un linguaggio aggressivo, magari sta bene anche a chi lo ascolta ma a me meno, anche se non sono una donna. Se fossi una donna mi incazzerei un pochettino per certe canzoni di oggi”, ha detto Samuele Bersani.

“Oggi ci sono ragazzi che arrivano in un’epoca diversa, con tutto un loro vissuto diverso dal mio, quindi cerco anche di comprendere. Ma penso che la responsabilità di chi fa il nostro mestiere sia anche quella di non trasferire dentro le nostre canzoni il linguaggio becero, violento, volgare e, secondo me, bisogna sforzarsi un po’ di più per essere fantasiosi, invece sembra che oggi si copino tra di loro”, ha spiegato. “Io ho raccontato l’amore in tante sfaccettature. Mi era stato chiesto di cantare Giudizi Universali ma sentivo che non era la canzone giusta questa sera perché parla di diffidenza già, invece cercavo una canzone che unisse, come En e Xanax”.

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Redazione L'Opinionista

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