“Rispetto a quando io ho cominciato, il linguaggio delle canzoni è cambiato troppo nel senso che è andato in una direzione che a me poco piace. C’è un linguaggio aggressivo, magari sta bene anche a chi lo ascolta ma a me meno, anche se non sono una donna. Se fossi una donna mi incazzerei un pochettino per certe canzoni di oggi”, ha detto Samuele Bersani.
“Oggi ci sono ragazzi che arrivano in un’epoca diversa, con tutto un loro vissuto diverso dal mio, quindi cerco anche di comprendere. Ma penso che la responsabilità di chi fa il nostro mestiere sia anche quella di non trasferire dentro le nostre canzoni il linguaggio becero, violento, volgare e, secondo me, bisogna sforzarsi un po’ di più per essere fantasiosi, invece sembra che oggi si copino tra di loro”, ha spiegato. “Io ho raccontato l’amore in tante sfaccettature. Mi era stato chiesto di cantare Giudizi Universali ma sentivo che non era la canzone giusta questa sera perché parla di diffidenza già, invece cercavo una canzone che unisse, come En e Xanax”.
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