“Uomini di Pietra”, la seconda serie in prima assoluta su Dmax

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uomini di pietra

Henraux annuncia l’arrivo della nuova serie: una nuova stagione ricca di novità e in onda su DMAX dal 18 novembre alle 21.25. In anteprima streaming ogni settimana dall’11 novembre su discovery+

Hanno saputo farsi amare per la loro schiettezza e per la loro capacità di muoversi in quello straordinario palcoscenico che sono le cave di marmo delle Apuane e giovedì 18 novembre alle 21:25 in prima tv assoluta su Dmax canale 52 tornano in sei nuovi episodi gli “Uomini di Pietra”.

C’è ancora molto lavoro da fare nelle cave di Henraux sul Monte Altissimo a Seravezza (LU) e dal cuore delle Alpi Apuane, in Toscana, continua il racconto di Paolo Carli e degli uomini e donne di Henraux. Per ogni team sarà una stagione ricca di sfide e di colpi di scena.

Fin dalla prima puntata arriva in cava Barbara, che impareremo a conoscere nel suo ruolo di project manager responsabile di una grossa commessa newyorkese e che, chiamata a intervenire in cava per far fronte alle pressanti richieste della committenza per il controllo e la qualità del marmo, darà parecchio filo da torcere ai nostri cavatori. La nuova serie si apre su una figura inaspettata ma caparbia, capace di tenere testa ai cavatori e di imporre una visione differente. Accolta inizialmente con molta diffidenza in un ambiente chiuso e maschio come quello della cava, la ritroveremo successivamente a fare squadra e a dare una spinta importante al lavoro millenario della cava dove porta nuovo entusiasmo.

Per una “donna di pietra” che si aggiunge troviamo Luca, Michele, Enrico, Mario e Filippo alle prese con molte nuove responsabilità. Tutti, dalla prima serie, compiono un notevole passo in avanti e tra orgoglio e duro lavoro i nostri cavatori sono di nuovo alle prese con la marmorea, è il caso di dirlo, realtà.

Ma le telecamere, in questa nuova serie, raccontano i nostri uomini anche in una dimensione privata, un passaggio per far conoscere la realtà della montagna e quanto la stessa sia amata dai cavatori, che ci lavorano e ci vivono, come Luca che lasciati i panni del cavatore lo vedremo nella sua azienda agricola con la famiglia, o come Mario, grande appassionato di arrampicate, che ci porta con il suo amico Gionata a scoprire la bellezza delle Apuane.

Anche sul fronte delle cave le novità sono molte, la Cava Catino dove si estrae il marmo Versilys, al momento è chiusa per la messa in sicurezza. La Cava Piastrone è rallentata nel processo di trasformazione che, da bacino estrattivo a cielo aperto, la porterà a diventare una cava in galleria. La Cava Russia invece, continua a pieno ritmo con l’estrazione dello statuario dell’altissimo e sostiene quasi per intero il peso della produzione. Ci sono grandi commesse da completare, tra queste quella per un nuovo complesso residenziale di New York, il Building 555, e per questa ragione entrerà in gioco anche il rifornimento di Versilys in un nuovo bacino estrattivo, la Cava Bresci.

Il lavoro dei nostri cavatori è la sfida quotidiana di un processo centenario che si tramanda da generazioni, e che al tempo stesso ha il sapore di un’epopea contemporanea. Tra imprevisti, clienti con le richieste più disparate, scadenze e divergenze di opinioni Paolo e i suoi team, coordinati da Michele, Luca, Enrico e Mario, sanno che ogni giorno bisogna dare il massimo. Senza perdere di vista la salvaguardia della filiera del marmo, del marmo bianco più pregiato, e della montagna, il più prezioso dei tesori!

Il marmo, nobile e prezioso, rappresenta da sempre un’eccellenza del made in Italy nel mondo. Il suo mercato garantisce la sopravvivenza di centinaia di aziende, insieme al benessere economico di chi opera in questo settore, soprattutto di tanti giovani che prestano la loro opera nelle molte realtà imprenditoriali del territorio, che conoscono, amano e desiderano lavorare con il marmo, come Barbara, ma lavorare la pietra e affrontare il rischio e la fatica di un ambiente estremo come quello della cava non è un lavoro per deboli di cuore e per dimostrarsi alla sua altezza bisogna essere Uomini di Pietra.

Paolo Carli, Presidente di Henraux, ancora una volta nella doppia veste di protagonista della serie TV che lo vede al fianco dei suoi uomini a fronteggiare le sfide di ogni giorno, si dichiara particolarmente orgoglioso per aver potuto contribuire a omaggiare l’intenso, straordinario e imprescindibile lavoro della cava e dell’unica ed esclusiva filiera del marmo.

“Questa seconda serie arriva in un periodo che ha visto tutti molto affaticati dalle difficoltà dovute alla pandemia, che ha modificato profondamente le modalità di vita e lavoro. Scegliere, in un momento come questo, di essere nuovamente in Tv a rappresentare il nostro lavoro, la sua storicità e la sua valenza sociale era doveroso. Noi che viviamo la montagna tutti i giorni siamo abituati alle sfide, per questa ragione ho voluto, e hanno voluto i miei collaboratori, rappresentare ancora il mondo del marmo, per testimoniare come la volontà e la capacità dei singoli siano i motori che, tenuti accesi, ci consentiranno di uscire da questa lunga e profonda crisi in maniera costruttiva. La nostra filiera completa nella lavorazione del marmo rappresentata un’economia verticale quale segno di eccellenza e unicità nel settore del marmo, così mostreremo il nostro lavoro in una visione che è al contempo spettacolare ma profondamente vera, che crea coesione e resilienza. Ringrazio anche quest’anno La Produzione di GiuMa, con Ugo Pozzi, Andrea Rizzoli e tutti i tecnici che hanno realizzato la serie TV, Discovery e DMax”. Dal primo incontro ad oggi pure loro sono diventati parte della famiglia del marmo delle Apuane. Un grazie particolarmente sentito, come sempre, va alla grande squadra di Henraux che ancora una volta si è lanciata con grande entusiasmo nella serie, nonostante nei giorni delle riprese il lavoro si facesse particolarmente impegnativo. Ciò che vorrei che il pubblico notasse in questa serie sono i tanti giovani che lavorano in Henraux, questo è un indirizzo particolarmente voluto dall’azienda, che si impegna da sempre a creare opportunità per i più giovani affinché possano crescere in un ambiente professionale internazionale e competitivo. E prendere parte a questa serie, spalancando le porte, già rappresenta come si lavora in Henraux, un ambiente aperto dove ognuno può esprimere le proprie capacità”. Dichiara Paolo Carli.

Anche la Città di Seravezza, Terra Medicea e Città del Marmo, attraverso il nuovo Sindaco Lorenzo Alessandrini, si dichiara soddisfatta di questo nuovo importante contributo alla tradizione e alla cultura del territorio e non solo: “Henraux attraverso le sue molteplici iniziative, anche a carattere divulgativo come quella rappresentata dalla serie TV Uomini di marmo, porta sempre la città di Seravezza e il suo territorio nel mondo. L’industria estrattiva per la nostra comunità è economia e identità al contempo. Fin dalla sua costituzione, giunta oggi al considerevole traguardo dei duecento anni, l’Henraux è sempre stata parte integrante della città e ha sempre rappresentato l’azienda di riferimento per l’industria estrattiva delle Apuane versiliesi. Dallo scorso anno la nostra grande tradizione viene letta sotto la lente d’ingrandimento della TV, con un taglio spettacolare ma che riflette, principalmente, sul lavoro degli uomini. Il cavatore non è soltanto una professione, ma è un’identità culturale profondamente radicata nel nostro territorio.

Come Amministrazione per il futuro del comparto marmo operiamo per la sicurezza dei lavoratori e per il mantenimento di un corretto equilibrio fra attività imprenditoriali e tutela del paesaggio. Il nostro Comune lavora a stretto contatto con le aziende e le organizzazioni sindacali, siamo in ascolto e aperti alle istanze dei cittadini, delle realtà associative e di categoria. Questo, del marmo, è un comparto complesso e fragile, al quale vogliamo dare risposte e garantire prospettive, già a partire dalla formazione dei giovani. Ma questo è il tempo della TV e non bisogna dimenticare guardando Uomini di Pietra che è un racconto fantastico e pur se interpretato da lavoratori veri in spazi veri di lavoro è uno spettacolo, e come tale è appositamente costruito per sorprendere, meravigliare, creare suspense e coinvolgere gli spettatori”.

“Uomini di pietra” (6×60) è una produzione originale GiUMa Produzioni per Discovery Italia con il sostegno di Trentino Film Commission. DMAX è visibile al Canale 52 del Digitale Terrestre, Sky Canale 170, Tivùsat Canale 28. Le puntate saranno disponibili in anteprima streaming ogni settimana dall’11 novembre su discovery+.