Vaccini, Cassazione: “No nesso con autismo”. Negato risarcimento

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VacciniROMA – No al risarcimento chiesto da un giovane affetto da autismo, il quale sosteneva la sussistenza di un nesso causale tra la sua patologia e la vaccinazione contro morbillo, rosolia e parotite a cui era stato sottoposto. E’ quanto ha deciso la sezione Lavoro della Cassazione, confermando la decisione della corte d’appello dell’Aquila che aveva bocciato il ricorso per revocazione proposto dal giovane (attraverso la madre e amministratrice di sostegno) contro la sentenza con cui gia’ i giudici di Pescara avevano respinto la domanda di indennizzo e di risarcimento danni proposta dal ricorrente.

La corte territoriale aveva ritenuto insussistenti gli “errori di fatto” allegati nel ricorso, sottolineando che “tutti e quattro” i consulenti incaricati nel procedimento “avevano escluso la sussistenza del nesso causale” tra la “patologia autistica” e la “vaccinazione”.

La Cassazione ha ritenuto congrua la decisione dei giudici dell’Aquila “e’ da escludere – si legge nella sentenza depositata oggi dalla Suprema Corte – la natura solo apparente della motivazione adottata dalla corte d’appello, la quale ha dato conto, sul piano formale, delle competenze di ciascuno dei consulenti incaricati e cosi’ dell’ampiezza dell’indagine svolta, caratterizzata dal concorso di distinte ma integrate professionalita’, fra cui quella nel settore della neurologia comprendente lo studio dei disturbi o sindromi dl cosiddetto spettro autistico”.

La corte d’appello, sottolineano ancora i giudici di piazza Cavour, “ha fatto oggetto di specifico e adeguato esame la questione della valutazione, da parte dei consulenti d’ufficio, della sussistenza di un nesso causale tra le vaccinazioni e l’insorgenza del disturbo, dando conto delle posizioni assunte dagli esperti anche sulla base di dettagliati richiami ai loro elaborati”.