Verdone resiste: “Voglio portare ‘Si vive una volta sola’ nelle sale, no all’uscita su piattaforma”

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Carlo Verdone (copyright L'Opinionista)ROMA – Tra i primi cineasti a subire il contraccolpo della pandemia c’è stato Carlo Verdone, che aveva in uscita a fine febbraio 2020 la sua commedia ‘Si vive una volta sola’, con Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora. Un debutto bloccato da quasi un anno, ma il regista al momento non pensa all’uscita del film su una piattaforma: “Abbiamo deciso insieme al produttore e alla distribuzione che faremo il possibile per resistere più a lungo per l’uscita sul grande schermo anche come dimostrazione di amore per la sala. Ipotizziamo che, grazie ai vaccini, a primavera le cose potrebbero andar meglio. Auguriamocelo, sennò attenderemo comunque il più possibile”, ha spiegato il regista intervenendo all’incontro on line “Il Cinema che verrà”, organizzato dal Festival del Cinema Europeo di Lecce e moderato da Laura Delli Colli.

Una panoramica sulle difficoltà e sulle prospettive per il settore cui hanno partecipato, fra gli altri, anche Francesca Cima, presidente sezione produttori Anica; Luigi Lonigro, presidente sezione distributori Anica e Mario Lorini, presidente Anec. “La pandemia è stato un colpo durissimo, ma si è fermato il mondo, sono saltate in aria industrie di ogni tipo. Tanta gente ha perso il lavoro, tante persone sono in grande difficoltà. I problemi per il mio film li prendo con dolore, ma me ne faccio una ragione, c’è chi sta peggio e chi soffre molto più di me”, ha sottolineato.

Comunque in questi mesi “non sono stato fermo, ho cercato di dedicarmi a più lavori possibile con la scrittura. Portando avanti la sceneggiatura di una serie tv che si chiama ‘Vita da Carlo’ (per Amazon prime Video, ndr), che è autobiografica ma anche molto romanzata. Sono dieci puntate, girerò fra tre o quattro mesi. Stiamo anche scrivendo il soggetto per un nuovo film e poi forse il seguito della serie”.