Via libera del governo, rinviato il referendum sul taglio dei parlamentari

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ROMA – Via libera del consiglio dei ministri al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto il 29 marzo. E’ quanto si apprende da fonti di governo. “Il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata”, dichiara il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

Sì allo slittamento del referendum sul taglio dei parlamentari, ma no all’accorpamento con le regionali e le amministrative di maggio, perché l’accavallamento delle due campagne farebbe sì che il voto sul quesito sarebbe “inquinato”. E’ la richiesta emersa alla presentazione del Libro di Alfiero Grandi “La democrazia non è scontata, No al taglio dei parlamentari” (edito da Left), vicepresidente del Comitato per il No promosso dal Coordinamento per la Democrazia costituzionale.

Gli interventi hanno criticato nel merito la riforma su cui dovranno pronunciarsi i cittadini, perché sacrifica la rappresentanza in nome di una motivazione – il risparmio – “poco plausibile”, come ha detto Maggiorelli, o “ridicola” secondo le parole di Grandi: “allora si instauri una dittatura – ha aggiunto paradossalmente – così si risparmia di più”. In secondo luogo tutti hanno sottolineato che tale taglio “apre una strada che non si sa dove porta”, ha ammonito Grandi.