“Ogni volta presentiamo richieste e aspettiamo di poter fare l’arringa ma il permesso non arriva – ha aggiunto – abbiamo smesso di attenderci qualcosa. E’ difficile prevedere”. “Il tribunale ascolta le nostre richieste e poi fa quello che vuole”, ha constatato. L’attivista per i diritti umani e civili è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l’8 dicembre, arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma senza la possibilità di tornare in Italia.
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