ROMA – L’estate è nel pieno della stagione e come ogni anno, oltre ad affrontare il caldo torrido, gli italiani devono scontrarsi con l’arrivo degli infestanti. Ai primi accenni di caldo, infatti, zanzare, mosche, vespe, scarafaggi e topi invadono le nostre città creando innumerevoli disagi – dal fastidio delle punture al panico per le malattie – costringendo gli italiani a sperimentare nuovi e ingegnosi metodi per contrastarli. A questo proposito Rentokil, leader mondiale nel Pest Control, ha commissionato ad ASTRA Ricerche un’indagine con l’obiettivo di comprendere l’atteggiamento degli italiani nei confronti della presenza di infestanti.
Dallo studio, condotto su un campione di circa 1000 individui rappresentativo della popolazione italiana, è emerso che secondo gli italiani l’infestante che vanta la presenza maggiore in Italia è la zanzara indicata dall’87% di intervistati, seguita da mosche (77%), formiche (72%), api (55%) e scarafaggi (33%). La zanzara si conferma, inoltre, come l’insetto che suscita i peggiori sentimenti e timori. Il 59% dei nostri connazionali dichiara, infatti, di odiare e provare rabbia nei confronti delle zanzare e la stessa percentuale di italiani li posiziona al secondo posto, subito dopo i ratti (70%), per pericolosità in termini di trasmissione di malattie.
Tenuto conto che l’estate è anche sinonimo di vacanze e quindi di maggiore accesso a luoghi pubblici come alberghi e ristoranti, è stato chiesto quali fossero le principali preoccupazioni degli italiani quando vi accedono. Sia che ci si trovi in Italia o all’estero, quando si viaggia è necessario porre particolare attenzione alla scelta del ristorante a cui affidarsi poiché la presenza di infestanti nelle aree di conservazione dei cibi è tra i principali fattori di contaminazione (65%) e può comportare gravi intossicazioni alimentari che già preoccupano il 37% dei nostri connazionali.
Rentokil ha inoltre chiesto agli intervistati di indicare cosa li spingesse a scegliere un albergo o un ristorante piuttosto che un altro. L’86% ha dichiarato che l’igiene e la pulizia sono gli elementi principali che vengono presi in considerazione, infatti il 75% ha dichiarato che la scarsa pulizia nelle aree di preparazione del cibo è un elemento che li spinge a non tornare più nello stesso posto, mentre il 69% ha affermato che la prima cosa che fa entrando in una camera d’albergo è controllare la pulizia di lenzuola e asciugamani.
Rispetto a quest’ultimo dato, solo il 47% controlla che non siano presenti insetti, e solamente l’11% ha menzionato le cimici dei letti tra gli agenti infestanti. Purtroppo però, questi insetti, tanto piccoli quanto pericolosi, insidiano abitazioni e alberghi infiltrandosi proprio nelle camere da letto e pungendo chi vi pernotta.
Ma cosa fanno gli italiani per contrastare l’invasione degli infestanti? Dall’indagine emerge una buona conoscenza della profilassi preventiva. In molti sostengono infatti di adottare le procedure corrette: lo smaltimento immediato dei rifiuti (90%), l’utilizzo di repellenti per la pelle (70%) o l’uso di zanzariere (65%).
Se in termini di prevenzione i nostri connazionali sembrano sulla buona strada, la ricerca ha però evidenziato una scarsa conoscenza dei rimedi più efficaci: tra gli strumenti più utilizzati il 62% usufruisce di pesticidi e insetticidi, seguito dal 55% che confida in piante e fiori e dal 49% che si affida all’uso di candele, mentre solamente il 20% degli intervistati si avvale di un servizio professionale per la disinfestazione. A questo si aggiunge che il 53% degli intervistati ha dichiarato che Internet rappresenta la principale fonte di informazioni mentre solo il 15% si rivolge agli uffici competenti delle ASL.
Per impedire che gli infestanti invadano le nostre abitazioni, e le nostre vacanze, Rentokil consiglia di seguire alcuni semplici e apparentemente banali suggerimenti, come ad esempio utilizzare le zanzariere, eliminare insetti morti che attirano altri parassiti, evitare o coprire la formazione di acque stagnanti e utilizzare metodi naturali, a partire da specifiche piante. Utilizzare i metodi corretti per contrastare il fenomeno già in prevenzione, infatti, può garantire una vacanza migliore per tutti.