“Oggi è la festa di tutti gli italiani – ha continuato – ed è anche un giorno in cui possiamo e dobbiamo riflettere sulla nuova fase storica che iniziò quel 2 giugno e sul patrimonio civico che abbiamo costruito negli anni, che dobbiamo proteggere e soprattutto promuovere. La Repubblica ha attraversato periodi bui e a fronteggiato sfide complesse. Ed è puntando sui suoi valori che è riuscita a superare le difficoltà e a cercare in sé stessa una sempre maggiore coesione”.
Ma, ha rilevato Fico, “esistono ancora diritti negati, diseguaglianze insopportabili, grandi fragilità che avrebbero bisogno di maggiori tutele e cura. Penso a chi è nato e vissuto in Italia ma non ha la nostra cittadinanza, sono giovani perfettamente integrati ma senza il diritto di chiamarsi italiani. Penso a chi è costretto a lasciare la propria città per cercare un lavoro altrove. Penso alle drammatiche e inammissibili morti bianche. Penso al lavoro povero e senza tutele. Penso a chi viene insultato, aggredito e discriminato solo perché ama una persona dello stesso sesso. Nel giorno della Festa della Repubblica dobbiamo ribadire l’impegno a proseguire il percorso di democrazia e solidarietà lavorando per dare quelle risposte che da troppo tempo mancano, per restringere quei divari che ancora sussistono nel tessuto sociale, per far crescere e rafforzare la nostra comunità”.
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