Il 2 ottobre torna a Roma “Macula Today”: riemergere dal buio e prevenire la cecità

259
Andrea Cusumano

ROMA – Sono diversi i progetti in atto per restituire una pur minima visione ai non vedenti assoluti. Progetti in fase di sviluppo che con nuove tecnologie cercano di superare i limiti del passato per bypassare i deficit di trasmissione delle immagini nelle patologie del nervo ottico (glaucoma, neuriti, etc.): con impianti retinici corticali ad aghi o a placche. Se ne discuterà in occasione della nuova edizione di “Macula Today”, in programma a Roma lunedì 2 ottobre, alle ore 16, al Rome Cavalieri, Walford Astoria Hotel & Resort (Sala Terrazza Monte Mario), in Via Alberto Cadlolo, 101.

Dopo il grande riscontro ottenuto lo scorso anno, torna l’iniziativa promossa dalla Macula & Genoma Foundation Onlus (senza alcun supporto di case farmaceutiche e altri soggetti), con il Patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, rivolta soprattutto ai pazienti affetti da patologie degenerative della macula e ai loro familiari. L’incontro, cui si potrà partecipare gratuitamente inviando una mail a maculatoday@gmail.com, consentirà ai pazienti di ascoltare le ultime novità sulla materia e soprattutto fare domande agli esperti che interverranno nel corso del pomeriggio. La Fondazione, infatti, è impegnata a promuovere la ricerca e l’informazione nell’ambito delle malattie oculari. Finalità del Meeting è anche quella di riunire specialisti di diversa formazione scientifica, Istituti e Paesi, animati dal medesimo interesse per i non-vedenti, al fine di potere cooperare contestualmente al progetto comune della visione artificiale.

“Il Meeting”, afferma il presidente della Fondazione Macula Today, Andrea Cusumano, “quest’anno presenta i più innovativi mezzi  terapeutici attualmente in uso (protesi retiniche) capaci di restituire una certa visione ai non-vedenti. Saranno llustrate le nuove tecniche che sono in fase di sperimentazione per raggiungere questo obiettivo in via alternativa  (opto-genetica, opto-farmacologia, cellule staminali, impianti corticali, etc.). In questa occasione saranno introdotti nuovi criteri per la selezione dei pazienti candidati alla “Visione Artificiale” per la quale risultano essenziali le nuove tecniche Swept Oct (tomografia a coerenza ottica) e le modifiche all’Erg (elettroretinogramma). L’obiettivo è quello di individuare i primi candidati per l’impianto in Italia di due nuovi tipi di protesi retiniche (microchip retinici, epi- e sotto-retinici) che dovrebbero essere impiantate prossimamente a Roma. Inoltre, verrà presentata, per la prima volta in Italia, una nuova tecnica laser (2RT) che si prefigge di evitare che la degenerazione maculare legata all’età (AMD) possa ulteriormente progredire ed evolvere in una vera e propria forma di cecità”.

Tre le sessioni di lavoro previste quest’anno. In “Geni e futuro” ci saranno gli interventi del Prof. Andrea Cusumano dell’Università di Roma Tor Vergata, del Rheinische Friedrich-Wilhelms Universität, Bonn e del Weill Cornell Medical College, New York che interverrà sul tema “Presente e futuro per vincere la cecità”. A seguire il prof. Emiliano Giardina dell’Università “Tor Vergata” di Roma e della Fondazione Santa Lucia interverrà su “Medicina di precisione applicata alla AMD”.

Si torna a discutere di “Visione artificiale”. In questa sessione il Dr. Mahi Muquit, Vitreo-retinal Consultant, Moorfields Eye Hospital di Londra interverrà su “Protesi retiniche: lo stato dell’arte”. Il Dr. Muquit presenterà un nuovo dispositivo consistente in un microscopico microchip sottoretinico (PRIMA) costruito per essere impiantato al di sotto della retina sensoriale e che dovrebbe permettere di raggiungere una acuità visiva di circa 1/10. Se la sperimentazione in corso confermerà questi risultati è probabile che per la prima volta l’utilizzo delle protesi retiniche (retina artificiale) fino a oggi confinato al trattamento delle patologie eredofamiliari con interessamento della retina centrale possa essere esteso anche al trattamento di patologie oculari degenerative, prima tra tutte la degenerazione maculare legata all’età (AMD).

Quindi la sezione “Nuove frontiere”, che porrà scenari interessanti. Il Prof. John Marshall Phd, FRCPath, FMedSci e Frost Professor of Ophthalmology, Institute of Ophthalmology, London e Moorfields Eye Hospital and University College, London, interverrà su “il laser 2RT: 50 anni di scienza”. Il Prof. Marshall presenterà un nuovo trattamento laser con durata di emissione della radiazione di soli alcuni nano-secondi (miliardesimi di secondo) introdotto per contrastare la progressione della degenerazione maculare (AMD) di tipo atrofico, una grave malattia oculare che può potare alla cecità legale e per la quale solo oggi cominciano ad affacciarsi delle nuove, possibili terapie (laser e farmacologiche/intravitreali). Il Dr. Carl Glittenberg Topcon Medical Europe, Rotterdam, Karl Landsteiner Institute for Retinal Research and Imaging, Pölten interverrà invece sui “Progressi dell’imaging con lo Swept Source OCT e con l’angio-OCT nelle patologie retiniche”. Glittenberg illustrerà le più recenti possibilità offerte dalla tecnologia SWEPT OCT e da alcuni software originali che sono stati recentemente sviluppati secondo le sue ricerche che permettono già oggi di monitorare a livello cellulare da un lato la progressione della malattia  (per ottimizzare il timing terapeutico) e dall’altro i cambiamenti indotti dai nuovi trattamenti terapeutici che si stanno presentando. Infine, il prof. Benedetto Falsini dell’Istituto di Oftalmologia, Università Cattolica S. Cuore, Roma e della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, interverrà su “Metodiche avanzate di elettroretinografia nelle degenerazioni retiniche”.