A PresaDiretta l’ultima puntata del ciclo autunnale con un’inchiesta sulla Guerra Informatica

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MILANO – A PresaDiretta l’ultima puntata del ciclo autunnale con una straordinaria inchiesta sulla Guerra Informatica, che attraversa il mondo silenziosa e spietata, utilizza strumenti tecnologici sofisticati e colpisce indiscriminatamente gli Stati e le imprese private, le istituzioni e l’opinione pubblica. Appuntamento lunedì 24 ottobre alle ore 21.25 su Rai 3.

Ci sono i banditi digitali, i criminali informatici che “bucano” la rete di sicurezza delle aziende private e delle amministrazioni pubbliche per rubare i dati sensibili e chiedere un riscatto. I cosiddetti ransomware. Si stima valgano 20 miliardi di dollari all’anno. E se non paghi sono guai. PresaDiretta è andata in Irlanda a vedere come sono riusciti a mettere fuori uso il Servizio Sanitario Nazionale, mentre in Italia è stata attaccata la Sanità della Regione Lazio. Chi sono i nuovi banditi digitali, chi c’è dietro?

poi le guerre ibride tra Paesi ostili, che organizzano e sferrano veri e propri cyberattacchi contro i loro rivali, per indebolirli, destabilizzarli. Presadiretta è andata in Albania per raccontare l’incredibile attacco informatico subito a luglio scorso, quando il 90% dei servizi pubblici del paese è stato paralizzato per diversi giorni. E dove dopo un’indagine internazionale, il governo albanese del primo ministro Edi Rama ha deciso di rompere le relazioni diplomatiche con l’Iran, invitando il personale diplomatico a lasciare il paese. Ma cosa c’entra l’Albania con l’Iran?

E in Germania, per provare a capire la spy story che ha coinvolto addirittura il capo dell’Agenzia federale tedesca per la sicurezza informatica accusato di aver avuto contatti con i servizi segreti russi. Cosa è accaduto veramente? Infine l’attualissima e dilagante presenza della infowar, la guerra della propaganda, che da mesi manipola, modifica, inventa, per influenzare l’opinione pubblica. E non solo.

Un viaggio di PresaDiretta attraverso la macchina della propaganda sulla guerra in Ucraina con la potenza di Telegram e Tik Tok e le fabbriche di troll russi; i social network che alimentano la polarizzazione delle opinioni; i meccanismi che agiscono sulla nostra psiche e rendono qualcuno più suscettibile di altri alla disinformazione; i deepfake, video creati dall’intelligenza artificiale in cui sembra che le persone dicano o facciano cose che non hanno mai detto o fatto. Come distinguere la propaganda dalla verità? E come difenderci da tutto questo?