A Roma la presentazione di “A.I. Un viaggio nel cuore della tecnologia del futuro” di Sergio Bellucci

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ROMA – Verrà presentato giovedì 13 febbraio alle ore 15, nella sala conferenze dell’Associazione Stampa Romana a Roma, il volume “A.I. Un viaggio nel cuore della tecnologia del futuro. Dal principiante all’esperto in un baleno” di Sergio Bellucci. Alla presentazione, oltre all’autore, sono attesi, tra gli altri, il segretario dell’Associazione Stampa Romana, Stefano Ferrante, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, il presidente dell’Associazione Stampa Romana, Paolo Tripaldi, il giornalista e analista di geopolitica, con particolare attenzione alle piattaforme e all’intelligenza artificiale, Paolo Chirafisi e la giornalista e docente di letteratura inglese, Giovanna Scatena. A moderare i lavori il presidente della Consulta Uffici Stampa ASR, Antonio Ranalli.

Che impatto ha l’Intelligenza Artificiale nella nostra società? È una delle domande alla base dell’ultimo libro del giornalista e saggista Sergio Bellucci, pubblicato da Edizioni Radici Future. Un viaggio nel cuore della tecnologia del futuro” è il suo ultimo libro che vuole raccontare cosa sia l’intelligenza artificiale generativa. Bellucci ha scritto una sorta di manuale di istruzioni per spiegare in cosa consista questa evoluzione. Nel libro c’è una parte che racconta come si è arrivati a questi cambiamenti e a queste novità e una seconda parte che vuole illustrare come questa tecnologia cambierà le professioni, quali saranno i lavori maggiormente interessati da queste innovazioni. Nel corso della presentazione a Stampa Romana si parlerà anche dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla professione giornalistica.

Stephen Hawking in un’intervista alla BBC metteva in guardia sulla dicotomia tra sviluppo ad un ritmo sempre crescente dell’intelligenza artificiale e lenta evoluzione biologica degli esseri umani che alla fine verrebbero superati dalle macchine. Affermazione forte che voleva mettere in allarme l’umanità sulla mancanza di consapevolezza reale delle enormi potenzialità dei nuovi sistemi tecnologici, come la IA generativa. Macchine che arrivano ad inglobare non solo il “saper fare” della manodopera ma il saper simulare il pensare, lo scrivere, il parlare, il disegnare e il prendere “decisioni” sull’agire.

L’implementazione della IA richiede investimenti significativi infrastrutture, ricerca e sviluppo, creando anche nuove opportunità di lavoro specializzato e aumento della produttività. Ma, nel contempo, la perdita stimata (studio Goldman Sachs) di non meno di trecento milioni di posti di lavoro, con un saldo negativo di almeno un trenta per cento sugli occupati attuali. L’analisi precisa e meticolosa dell’autore cerca di individuare le possibili ricadute occupazionali in un tempo prossimo al domani.