Afghanistan, Di Maio: “La nomina dei primi membri del governo talebano non può che farci esprimere preoccupazione”

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ROMA – “In Afghanistan la nomina dei primi membri del governo talebano non può che farci esprimere preoccupazione, vista la presenza di alcuni soggetti già attenzionati dalla comunità internazionale e dai servizi di intelligence per legami con il terrorismo”. Così il ministro degli esteri Luigi Di Maio (foto).

“L’Afghanistan – aggiunge – non può tornare ad essere terreno fertile per il terrorismo, per questo dobbiamo lavorare con i principali attori internazionali e pianificare una strategia condivisa contro la proliferazione di una minaccia che mette a rischio la sicurezza di tutta la comunità internazionale. Ma i talebani devono dimostrare con i fatti, e non solo con i proclami, di essere contro il terrorismo, anche perché dalle prime mosse del nuovo governo questo non si evince, anzi”.

E conclude: “Il tema del rispetto dei diritti delle donne deve rimanere centrale. In 20 anni sono state fatte conquiste, le donne afghane hanno acquisito dignità e rispetto. Adesso non può sgretolarsi tutto. È evidente che non possono essere condivisi i primi provvedimenti dei talebani, come quello di vietare lo sport alle donne o dividere nelle aule studentesse e studenti con una tenda. Sulla base di questo, di sicuro la comunità internazionale non può fare azioni di legittimazione o riconoscimento, serve fermezza e l’Italia non intende fare passi indietro. Il nostro impegno è massimo, dobbiamo fare di tutto per aiutare questo popolo”.