Rispondendo a una domanda sulle ragioni del ritardo dell’Italia in questo campo, il ministro ha osservato: “Probabilmente perché è mancata un’analisi complessiva del fenomeno, però posso dire che stavolta ho avuto incontri informali con tutte le parti politiche, indicando le possibili soluzioni: due soli election day l’anno e il voto anticipato presidiato. Ho trovato una grande attenzione a questo tema”.
“Abbiamo dato le nostre indicazioni, le proposte – ha precisato D’Incà – dovranno essere trasformate in legge e come ministro con delega alle riforme istituzionali farò la mia parte nel Governo e mi impegnerò a promuoverle in Parlamento con l’obiettivo di farle entrare in vigore per la fine della legislatura”.
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