Backstage di “Hotel Portofino”: intervista al produttore Walter Iuzzolino

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Hotel Portofino
Hotel Portofino
Foto dal set

Produttore esecutivo della serie televisiva britannica appena andata in onda su Rai Uno é Walter Iuzzolino, genovese trapiantato a Londra

GENOVA – Tra i programmi dell’estate 2023 più seguiti nel prime time di Rai Uno c’é “Hotel Portofino”, la serie televisiva britannica, ideata e scritta da Matt Baker e diretta da Adam Wimpenny, che il 25 luglio ha appassionato 1.721.000 telespettatori con uno share del 12,44% mentre il 1° agosto é stata seguita 926.000 spettatori. Il produttore della serie é Walter Iuzzolino, genovese trapiantato a Londra ormai da molti anni. Noi de “L’Opinionista” lo abbiamo incontrato e intervistato. Ecco cosa ci ha detto.

Come é nata l’idea di questa storia, fatta di intrighi e passioni e misteri?

É stata un’idea mia, frutto di una mia vecchia passione per un filone della letteratura inglese inaugurato con ‘Camera con vista”, che poi é diventato un film, di James Foster. Il concetto degli inglesi che amavano viaggiare, passare del tempo in Italia nella seconda metà dell’Ottocento e nel Novecento. É un filone che mi é sempre piaciuto tantissimo perché permette di osservare la cultura e la vita italiana del periodo da una prospettiva estremamente vittoriana e britannica. L’idea é stata quella di portare in Italia un concetto non dissimile da quello di ‘Camera con vista” nella Riviera del Levante ligure, che é il mio territorio e che é un posto che amo tantissimo”

Abiti a Londra ormai da oltre venticinque anni. Ma per un filone di  sei ligure, con studi compiuti a Genova… Cosa ha significato per te ambientare una serie tv e girare le riprese sul tuo territorio? In termini sia di professionalità sia emotivi….

“Emotivamente é una soddisfazione immensa. Era da tanto tempo che desideravo creare un programma televisivo che mi permettesse di portare la mia professionalità, che ho sviluppato in Inghilterra e a Londra, sul mio territorio. É stata una gioia enorme! La serie tv é stata concepita proprio per permettermi una ‘fuga italiana’ e di intersecare i due filoni più importanti della mia vita”.

Ti aspettavi un audience così importante?

“É stato un successo considerando che il programma é stato lanciato in piena estate. Siamo stati tutti estremamente soddisfatti e molto felici. In realtà la seconda settimana la Rai ha mandato in onda quattro puntate attaccate l’una all’altra perché la logica era che la settimana successiva ci sarebbero state tante partenze per le vacanze… Essendo andata bene la prima serata si voleva capitalizzare su quella per mandare in onda tutto prima che avvenisse il switch off  estivo. Nella seconda serata il numero di telespettatori é sceso perché le persone a una certa ora volevano andare a letto….Comunque siamo rimasti tutti molto felici!

Ovviamente non sono mancate le critiche, che comunque fanno sempre parte del “gioco”. A chi ha detto che in Hotel Portofino c’é poco di ligure a vantaggio invece di troppa Croazia, a chi ha riscontrato poca fedeltà nella riproduzione dell’ambiente della riviera di Levante cosa risponderesti?

Sarebbe stato impossibile trovare nella Riviera di Levante una villa di quelle dimensioni, vuota, disponibile e affittabile per oltre quattro anni. Abbiamo cercato di girare le riprese in una villa, di tipologia molto italiana, in Croazia ma limitatamente agli interni e per gli esterni immediati della villa. Poi siamo riusciti a fare un bel lavoro in Liguria con la Genova Film Commission, proprio a  Portofino, per quanto riguarda i droni, gli esterni delle Chiese… Ne é venuta fuori una coniugazione molto valida, molto riuscita, tra autenticità del territorio ligure e set della casa”

Andiamo nel backstage: quanto impegno dedicato agli abiti c’é in una serie in costume? E nello specifico in Hotel Portofino?

Per i costumi abbiamo lavorato con una costumista danese: Louize Nissen. Una creativa straordinaria, molto specializzata in archiviazione e classificazione dei costumi di quell’epoca. Ho conosciuto il suo lavoro prima ancora di ‘Hotel Portofino’ e ho sperato vivamente che si potesse unire a noi. Ha trovato costumi in giro per tutta tutta Europa, girando per mesi e mesi in Francia, Spagna e altri Paesi per poter creare un guardaroba coerente. C’é riuscita e per i costumi abbiamo ricevuto molti complimenti da tutto il mondo.”

Sei il creatore di Walter Presents, piattaforma di streaming ormai diffusa in tante parti del mondo. Da dove é nata questa idea?

“L’idea é una decina di anni fa da me in Inghilterra. Ho sempre amato molto le serie internazionali ma in Inghilterra non arrivavano perché non esiste il doppiaggio; é tutto basato su un sistema di sottotitoli e quindi la televisione non aveva come abitudine l’acquisto delle serie tv francesi, straniere perché erano considerate un prodotto di nicchia. Io da italiano trapiantato a Londra ho sempre pensato che il pubblico inglese e americano si sarebbe appassionato a tanti bei prodotti realizzati in giro per l’Europa. E quindi abbiamo fatto questo investimento, che é andato molto bene. Ci siamo associati a Channel 4 e a PBS, grande canale terrestre americano. Abbiamo cominciato con un numero limitato di ore, equivalente a una ventina di serie in totale; poi siamo andati in crescendo e oggi abbiamo un catalogo molto assortito. É diventato un progetto molto seguito in Europa, soprattutto nei Paesi Nordici. Per me é stata una grande soddisfazione vederlo crescere e arrivare a grandi livelli”.

A che punto é la produzione di fiction italiana rispetto a quella britannica o a quella europea? In base alla tua esperienza quale suggerimenti daresti a un produttore italiano? In cosa invece potrebbe essere di spunto all’estero?

“La fiction italiana sta attraversando un momento molto positivo e creativamente molto maturo. Una ventina di anni fa il gap tra la fiction italiana e quella europea e statunitense, anche dal punto del linguaggio figurativo, era davvero molto importante. Invece negli ultimi anni c’é stata una vera e propria rivoluzione, in parte anche grazie all’arrivo di Sky che ha commercializzato un certo tipo di linguaggio interazionale. Anche la Rai ha lanciato prodotti molto amati in giro per il mondo: Maltese, Montalbano, Il cacciatore, Rocco Schiavone…

Quando potremo vedere la seconda stagione di Hotel Portofino?

La seconda stagione é già disponibile su Sky on demand. Stiamo per iniziare la terza, che sarà disponibile a inizio 2024, e pensiamo già di scrivere la quarta stagione….”