Nel primo semestre del 2022 i ricavi hanno registrato un aumento del 3,9%, sia dal lato dei margini d’interesse (+7,2%), che in prospettiva potrebbero ulteriormente crescere per l’ampiamento dello spread raccolta-impiego, sia dal lato delle commissioni (+2,2%). In merito vi è la “necessità – prosegue la Uilca – di investire l’enorme liquidità presente nei conti correnti degli italiani, erosa dall’inflazione e non produttiva per il Paese”. L’inflazione e l’aumento dei costi di energia e materie prime sono “fenomeni cui non eravamo più abituati, come l’incremento dei tassi d’interesse che le banche centrali hanno iniziato a effettuare per raffreddare la crescita dei prezzi. Uno scenario che comporta il rischio di forti impatti negativi per famiglie e imprese”, afferma il segretario generale della Uilca Fulvio Furlan.
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