Bonus partita Iva richiesto da 5 deputati, Zaia: “Se iniziamo a trincerarci dietro alla privacy non ne veniamo più fuori”

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VENEZIA – “Il sentiment è pesante, i cittadini dicono fuori i nomi. E penso che i cittadini debbono essere ascoltati”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, che fa “appello a tutte le forze politiche: è fondamentale chiarire la vicenda, perchè viene meno la credibilità di tutta la classe dirigente. Se iniziamo a trincerarci dietro alla privacy – ammette – non ne veniamo più fuori. E resta questo sospetto strisciante tra tutta la comunità, e mi metto nei panni dei cittadini che potrebbero avere il sospetto quando si trovano davanti un amministratore se questo è uno del bonus oppure no”, con il pericolo poi che ci sia “una caccia all’untore”.

“Non vorrei che con la scusa della privacy qualcuno scappa anche dalla ‘conta’. Non esprimo giudizi perchè ognuno avrà la sua giustificazione , le sue motivazioni”. Zaia fa sapere di aver “già chiesto ai consiglieri veneti di darmi un ragguaglio, e spero che in giornata abbia questo censimento, poi a cascata ci saranno gli altri amministratori. Ci mettiamo poco a fare una sorta di ‘me too’ al contrario. Nel mio partito il segretario è stato chiaro indicando la sospensione che apre uno scenario peggiore. La sospensione – spiega – è già un atto importante: si chiede di fare un passo a lato. E visto il fronte delle candidature, vuol dire perdere quel treno. Se fosse per me quella persona non la candiderei”.