Rispondendo a una domanda specifica, Johnson ha bollato l’ipotesi come “totalmente, totalmente” ridicola. Ribadendo una smentita fatta anche nel recente passato, ma poi non ripetuta in modo così netto a margine di una conferenza stampa a Madrid, ieri, quando – incalzato dai giornalisti di casa sua al riguardo – s’era limitato a glissare. “Il mio lavoro adesso è pensare al futuro del Regno Unito, risolvere la crisi del costo della vita (spinto all’insù dall’inflazione), portare avanti i nostri piani per rendere più forte l’economia britannica”, ha tagliato corto. Il premier Tory è tornato quindi a sottolineare di non avere alcuna intenzione di dimettersi, malgrado le code del Partygate o altri sospetti di scandalo, insistendo di voler “attuare il programma” di governo e indicando come una priorità quella del “livellamento” delle diseguaglianze fra i territori dell’isola.
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