Così l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, che aggiunge: “Cosa rimane trent’anni dopo di quel terribile giorno d’estate? Rimane una insopprimibile sete di verità. Sappiamo che sulla strage di via D’Amelio è stato commesso un gravissimo depistaggio. Molte verità sono state accertate grazie a chi non ha smesso di volere giustizia: e noi, costi quel che costi, dobbiamo pretenderla. Trent’anni dopo rimane anche la mafia: una mafia invisibile e non più sanguinaria ma capace di avvelenare le nostre terre, la nostra economia, la nostra società. Rimane, infine, l’esempio di Paolo Borsellino: un servitore dello Stato che non aveva alcuna intenzione di essere un eroe ma solo di fare il suo dovere. E noi, tutti noi, dobbiamo provare ogni giorno a fare il nostro”, conclude Grasso.
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