Caso Regeni: Pignatone ringrazia il Procuratore Generale d’Egitto

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ROMA – “Nel proseguimento della collaborazione giudiziaria tra la Procura Generale della Repubblica Araba d’Egitto e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nelle indagini sul sequestro e l’omicidio del cittadino italiano Giulio Regeni, il dottor Giuseppe Pignatone, Procuratore Capo di Roma, ha effettuato ieri una chiamata telefonica al giudice Nabeel Sadek, Procuratore Generale d’Egitto, nella quale ha espresso il suo ringraziamento e la sua gratitudine per i grandi sforzi della Procura Generale egiziana nel corso dell’ultimo anno finalizzati a recuperare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della metropolitana, e per la presenza di tecnici italiani durante l’operazione del recupero, effettuata nel corso delle due settimane scorse al Cairo da parte di una specializzata società straniera. Da parte sua, il Procuratore Generale egiziano ha espresso al dottor Pignatone, Procuratore Capo di Roma, la sua più alta stima”.

E’ quanto si legge in un comunicato congiunto della Procura Generale della Repubblica Araba d’Egitto e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, in riferimento agli ultimi sviluppi sul caso della morte di Giulio Regeni (foto).

I due procuratori, prosegue la nota, “hanno rinnovato il loro impegno a continuare la collaborazione giudiziaria tra le due procure nelle indagini fino ad arrivare alla verità e individuare i colpevoli e rinviarli a giudizio. Inoltre, nel corso degli ultimi giorni sono stati tenuti al Cairo incontri tra le squadre investigative egiziana e quella italiana, nei quali sono state effettuate le procedure del recupero sopramenzionato, secondo le più aggiornate conoscenze scientifiche”.

Il Procuratore Generale Nabeel Sadek “ha voluto consegnare copia delle registrazioni recuperate alla delegazione italiana guidata dal dott. Sergio Colaiocco. Allo stesso modo ha anche consegnato alcuni nuovi verbali, che sono stati raccolti nelle ultime settimane nell’ambito degli approfondimenti investigativi svolti a seguito del documento consegnato dalla Procura di Roma nell’incontro del dicembre 2017. Nel prossimo futuro sono previsti altri incontri tra le due parti per discutere degli esiti dell’operazione di recupero e degli ultimi sviluppi delle indagini”.