E, a nome degli operatori del comparto, manifestano apprezzamento Claudio Sapuppo e Francesco Cuccia, rispettivamente Presidente e responsabile regionale del mestiere Tintolavaneria. Entrambi sottolineano “l’importanza della conclusione dell’iter che ha portato alla certificazione della professione all’interno del repertorio regionale delle qualificazioni, tra le attività normale”. L’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione, con proprio decreto, ha approvato ufficialmente l’inserimento di questa figura nel quadro che disciplina gli standard professionali nella Regione, definendo requisiti, competenze e abilità per chi intende approcciarsi a questa attività con competenza e professionalità.
Infatti il settore in Italia è regolamentato dalla legge 84 del 2006, che prevede le modalità di accesso alla professione, anche tramite i corsi di qualificazione tecnico professionale. “Un vuoto normativo colmato dopo più di 16 anni e che garantirà – sottolineano Sapuppo e Cuccia – la possibilità di accesso alla professione in modo immediato. Un risultato – concludono – che assicurerà per il futuro un reale contrasto al lavoro nero, oltre a rendere meno complicata rispetto al passato l’apertura di un’attività di lavanderia”.
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