È fondamentale, dunque, che “Governo e Parlamento nello scrivere la riforma del demanio tengano conto della salvaguardia dell’attuale modello balneare attrezzato italiano costituito da 30mila imprese. È necessaria una riforma complessiva con la condivisione delle imprese esistenti, delle Regioni e delle pubbliche amministrazioni territoriali per individuare strumenti e misure efficaci” che, a giudizio di CNA Balneari, tengano conto “dell’impatto socio economico derivante dalla decadenza generalizzata di tutte le concessioni in essere e quindi del valore complessivo dell’offerta turistica costiera”.
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