Conte: “Da Meloni nessuna soluzione per i problemi degli italiani”

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ROMA – “Ieri ho letto tre interviste di Meloni e nemmeno una soluzione per i problemi degli italiani. Dagli stipendi bassi agli sbarchi più che raddoppiati da quando è al Governo, dal carovita ai ritardi e ai tagli nella spesa del Pnrr che è il futuro delle periferie, della nostra sanità, delle infrastrutture. Non si può restare a guardare: è necessario contrastare il racconto edulcorato di una premier che non ha uno straccio di idea per cambiare il Paese. Per questo oggi ho sentito l’esigenza di rispondere a quelle tre interviste sugli stessi giornali: Corriere della Sera, Repubblica, Stampa”. Così Giuseppe Conte, leader del M5S.

“Fra le assurdità che abbiamo dovuto leggere – aggiunge – vi è il lamento della Presidente Meloni con le opposizioni perché non le abbiamo ancora indicato dove prendere i soldi per agevolare gli imprenditori che dovranno aumentare gli stipendi con la norma sul salario minimo. Come le ho già risposto nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi se non sa che scelte fare e come farle, possiamo scrivere noi la prossima legge di bilancio. Noi siamo “pronti” per davvero e abbiamo idee chiare su questo, come su altri temi”.

“Certo – precisa Conte – non riceveremo gli applausi di qualche burocrate a Bruxelles, come succede a lei. Sappiamo però come affrontare a testa alta tre manovre di Bilancio e far decollare il Pil come successo grazie alle nostre misure prima che Meloni & co. iniziassero a tirare il freno a mano all’Italia. Possono seguire le nostre ricette come sugli extraprofitti bancari, ma senza perdere 5 mesi di tempo e scrivere male la norma. Iniziamo da una seria lotta all’evasione fiscale e dagli extraprofitti di chi ha speculato sulle emergenze della guerra e della pandemia nel settore bellico, farmaceutico e assicurativo”.

Poi l’ex premier conclude: “Meloni non può dare lezioni su come si combatte il lavoro povero, lei che ha cancellato il Reddito di cittadinanza per chi già lavora ma lo prendeva come integrazione a stipendi molto bassi. Sul divano non c’erano questi ultimi, ma gli esponenti di un Governo che per mesi non ha affatto lavorato per offrire uno straccio di soluzione a chi è in difficoltà. A una Presidente che non ha idee, proposte e visione dobbiamo rispondere mostrando un altro Paese. Quello reale”.