“Fra le assurdità che abbiamo dovuto leggere – aggiunge – vi è il lamento della Presidente Meloni con le opposizioni perché non le abbiamo ancora indicato dove prendere i soldi per agevolare gli imprenditori che dovranno aumentare gli stipendi con la norma sul salario minimo. Come le ho già risposto nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi se non sa che scelte fare e come farle, possiamo scrivere noi la prossima legge di bilancio. Noi siamo “pronti” per davvero e abbiamo idee chiare su questo, come su altri temi”.
“Certo – precisa Conte – non riceveremo gli applausi di qualche burocrate a Bruxelles, come succede a lei. Sappiamo però come affrontare a testa alta tre manovre di Bilancio e far decollare il Pil come successo grazie alle nostre misure prima che Meloni & co. iniziassero a tirare il freno a mano all’Italia. Possono seguire le nostre ricette come sugli extraprofitti bancari, ma senza perdere 5 mesi di tempo e scrivere male la norma. Iniziamo da una seria lotta all’evasione fiscale e dagli extraprofitti di chi ha speculato sulle emergenze della guerra e della pandemia nel settore bellico, farmaceutico e assicurativo”.
Poi l’ex premier conclude: “Meloni non può dare lezioni su come si combatte il lavoro povero, lei che ha cancellato il Reddito di cittadinanza per chi già lavora ma lo prendeva come integrazione a stipendi molto bassi. Sul divano non c’erano questi ultimi, ma gli esponenti di un Governo che per mesi non ha affatto lavorato per offrire uno straccio di soluzione a chi è in difficoltà. A una Presidente che non ha idee, proposte e visione dobbiamo rispondere mostrando un altro Paese. Quello reale”.
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