“In un momento di crisi servono certamente politiche espansive, ma indirizzate alle fasce di popolazione in difficoltà, ai lavoratori, alle imprese e agli investimenti ad alto moltiplicatore, come quelli in transizione ecologica – aggiunge – Non a elargire risorse a favore di chi ha già tutto e di più. E’ la scelta che abbiamo fatto in pandemia, con importanti risultati: +6,7% di Pil nel 2021, riduzione di 5 punti del rapporto debito/Pil in un anno, salvataggio di 1 milione di cittadini dalla povertà, rilancio di settori come l’edilizia, oltre 300mila licenziamenti evitati”.
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