Coronavirus in Italia, i dati del giorno 11 maggio 2020: + 744 nuovi casi

929

coronavirus lunedì

Il bollettino dell’11 maggio 2020 ci parla di 744 nuovi casi si riparte e di una una decrescita di 836 ricoverati, 28 in terapia intensiva

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, lunedì 11 maggio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 10 MAGGIO

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 219.070, con un incremento rispetto a ieri di 802 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 83.324, con una decrescita di 1.518 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.027 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 7 pazienti rispetto a ieri. 13.618 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri. 68.679 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 165 e portano il totale a 30.560. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 105.186, con un incremento di 2.155 persone rispetto a ieri.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono30.190 in Lombardia, 13.650 in Piemonte, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 2.900 in Liguria, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 1.915 in Campania, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 851 in Friuli Venezia Giulia, 1.671 in Abruzzo, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 113 in Umbria, 515 in Sardegna, 113 in Valle d’Aosta, 596 in Calabria, 143 in Basilicata e 218 in Molise.

CONTE: “QUEST’ESTATE ANDREMO IN VACANZA”

In una intervista riasciata al Corriere della sera, il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato che “quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele”.

DECRETO RILANCIO

Oggi pomeriggio, a partire dalle 15, si sarebbe dovuto tenere il Consiglio dei Ministri per approvare quello che era nato come “Decreto aprile”; la riunione é stata rinviata. La bozza é composta da 258 articoli.

Reddito di emergenza in due tranche per aiutare le famiglie più bisognose, risorse per le misure di contenimento del Covid nelle scuole e per potenziare i centri estivi, bollette e affitti più leggeri per le imprese e indennizzi a fondo perduto, premi fino a mille euro per medici e infermieri. Prende forma il nuovo decreto Rilancio, un provvedimento atteso da settimane con risorse per 55 miliardi e, stando alle ultime bozze, ben 258 articoli.

Le  famiglie più in difficoltà saranno aiutate alreddito di emergenza. Per i nuclei che non beneficiano di altri sussidi e hanno un Isee non superiore a 15mila euro e un patrimonio entro i 10mila euro sarà riconosciuto “in due quote” tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base al nucleo. Arriveranno anche altri 100 milioni per il Fondo affitti. Per i nuclei con reddito Isee non superiore a 35mila euro arriva anche un credito per le vacanze, che potrà essere utilizzato dal primo luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro. 300 euro per le famiglie da due persone e di 150 euro per quelle da una sola persona: sarà fruibile nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi.

Sarà stanziato un miliardo in due anni per l’istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure anti-contagio negli istituti scuole statali. Contributo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi  le scuole dell’infanzia non statali, come ristoro per la riduzione o mancano versamento delle rette. 150 milioni andranno a potenziare i centri estivi.

Previsti contributi di minimo mille euro a fondo perduto per Pmi, artigiani, commercianti e autonomi fino a 5 milioni di ricavi o compensi, calcolando le differenze tra il mese di aprile 2019 e aprile 2020 e per chi ha avuto perdite per almeno 2/3. Per le imprese che abbiano subito una diminuzione del fatturato di almeno il 50%, inoltre, previsto un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto. Regioni, Province, enti locali e Camere di commercio potranno aituare iltessuto produttivo con aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali. Non mancheranno sovvenzioni per pagare i salari dei dipendenti delle imprese, compresi i lavoratori autonomi.

Non ci sarà più l’Iva su mascherine, gel disinfettanti e su tutti i dispositivi di protezione anti-Coronavirus. In arrivo poi un premio fino a mille euro per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, tecnici. Previste assunzioni di quasi 10mila infermieriù, 3.500 posti terapia intensiva strutturali e risorse per riqualificare 4.225 posti letto di terapia semi intensiva che si possano riconvertire in caso di nuova emergenza. Fondi anche per la Protezione civile, per gli straordinari delle Forze dell’Ordine e 500 militari in più per il programma Strade Sicure.

TOTI: RIAPERTURE DALL’11 MAGGIO

Come aveva annunciato il giorno prima il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha emanato un’ordinanza che prevede, tra l’altro, che dall’11 maggio i proprietari dei locali possano andare nelle loro attività a sistemare le cose per preparare la riapertura. li spostamenti all’interno del territorio della regione Liguria per necessità anche con coresidenti, con obbligo di rientro in giornata.

TOTI: DAL 18 MAGGIO LE REGIONI AGIRANNO IN AUTONOMIA

Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, Vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni ha scritto sui social: ” Dal 18 maggio le Regioni, sotto la loro responsabilità, potranno finalmente far riaprire le attività in base alle esigenze del proprio territorio e in sicurezza […] È quanto abbiamo concordato con il Premier Conte, dopo la richiesta di autonomia nella Fase 2 che nei giorni scorsi noi governatori avevamo avanzato con una lettera. Il Governo nei prossimi giorni quindi farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Come Regioni abbiamo anche chiesto che possano arrivare al più presto (al massimo giovedì) le linee guida per la riapertura di tutte le attività, su cui stanno lavorando Inail e Comitato tecnico scientifico”.

I DATI COVID DELL’11 MAGGIO

Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 11 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.814, con un incremento rispetto a ieri di 744 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 82.488, con una decrescita di 836 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 999 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 28 pazienti rispetto a ieri. 13.539 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 79 pazienti rispetto a ieri. 67.950 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 179 e portano il totale a 30.739. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 106.587, con un incremento di 1.401 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.411 in Lombardia, 13.338 in Piemonte, 7.040 in Emilia-Romagna, 5.460 in Veneto, 4.073 in Toscana, 2.844 in Liguria, 4.294 nel Lazio, 3.227 nelle Marche, 1.909 in Campania, 735 nella Provincia autonoma di Trento, 2.544 in Puglia, 2.062 in Sicilia, 830 in Friuli Venezia Giulia, 1.609 in Abruzzo, 447 nella Provincia autonoma di Bolzano, 108 in Umbria, 511 in Sardegna, 107 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 142 in Basilicata e 229 in Molise