Coronavirus in Italia del giorno 22 aprile: dati e notizie

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In attesa del bollettino del 22 aprile 2020, calano le terapie intensive ma crescono il numero dei positivi e quello dei morti

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 22 aprile 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA

L’epidemia continua a rallentare. I numeri forniti ieri dal Dipartimento di Protezione Civile ci hanno detto che era salito a 183.957 il numero dei contagiati, un aumento di 2.729 unità rispetto alle ventiquattr’ore precedenti ma con molti più tamponi eseguiti, 52.126 contro i 41.483 di ieri. I guariti erano 2.723, record di sempre (ieri 1.822), portando il totale a 51.600. Il numero dei decessi era di 534 contro i 454 di ieri, in totale 24.648. 528 positivi in meno: in tutto erano 107.709, i -772 in regime ordinario (in tutto scendono a 24.134) e -102 in terapia intensiva (2.471 totali), mentre le persone in isolamento domiciliare erano 81.104

STATISTICHE PER REGIONE

Stando a quanto comunicato dal Ministero della Salute, i numeri dei contagiati sono i seguenti: Lombardia 67.931 (+ 960); Emilia-Romagna 23.092 (+ 255); Veneto 16.444 (+ 277); Piemonte 21.955 (+ 606); Marche 5.877 (+51); Liguria 6.764 (+ 95); Campania 4.135 (+61); Toscana 8.603 (+ 96); Sicilia 2.8835 (+76); Lazio 5.895 (+ 80) Friuli-Venezia Giulia 2.792 (+17); Abruzzo 2.667 (+55); Puglia 3.622 (+55); Umbria 1.353 (+4); Bolzano 2.394 (+14); Calabria 1.047 (+9); Sardegna 1.236 (+8); Valle d’Aosta 1.093 (+ 5); Trento 3.614 (+24); Molise 282 ( +1); Basilicata 350 (+8).

Nello specifico, vediamo qualche Regione. In Lombardia i positivi erano 67.931, con un aumento di 960 casi. I tamponi processati erano 6.711, in linea con quelli del giorno prima. In netto calo i dati dei ricoveri nelle terapie intensive: -50 (851 nel complesso). Tornati sopra quota duecento i decessi, che sono stati 203 (per un totale di 12.579). In diminuzione anche i ricoveri in terapia non intensiva: 9805 (-333). I dimessi erano 41.673, +1.328. In Abruzzo, rispetto al giorno prima si registrava un aumento di 55 casi su un totale di 1151 tamponi analizzati. Nella giornata del 20 aprile i positivi erano stati 91 su un totale di 1274 tamponi analizzati. 318 pazienti (-2) eranono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 35 (-3) in terapia intensiva, mentre gli altri 1714 (+10 ) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi erano compresi anche 271 pazienti deceduti (+8). In Liguria i positivi erano4.761 positivi (+11) 1.008 pazienti in ospedale (+28) di cui 94 in terapia intensiva (-8), 2.455 a domicilio (-61). I positivi clinicamente guariti a casa erano 1.298 (+44), i guariti non più positivi 1.013 (+51). I deceduti 988 (+33).

VACCINO

Mentre nel Regno Unito giovedì 23 aprile inizierà la sperimentazione sull’uomo del vaccino per il Coronavirus, dalla Svizzera giunge voce che un team di ricercatori dell’università di Berna potrebbero produrre un vaccino da testare già ad agosto per poi poter vaccinare la popolazione svizzera a partire da ottobre.

CONTE

I Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato in Senato e alla Camera, dicendo che é ancora in fase di studio un piano per la Fase 2: si riapriranno le attività produttive ma si dovrà anche fare in modo di non elevare il rischio dei contagi. Sotto il profilo della risposta sanitaria all’emergenza, il Governo ha elaborato, in queste ultime settimane in particolare, una strategia e su questa vi informiamo, che possiamo sintetizzare in cinque punti:

  1. Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino
  2. Rafforzare le reti sanitarie del territorio come arma principale per combattere il virus
  3. Intensificare, in tutto il territorio, la presenza di “Covid hospital” come strumento fondamentale della gestione ospedaliera dei pazienti
  4. Uso corretto dei test, sia di quelli molecolari (banalmente tampone), che oggi sono l’unico strumento certo di identificazione del virus, sia di quelli sierologici (ad esempio l’analisi del sangue), utile strumento di indagine e conoscenza epidemiologica, anche al fine di predisporre un piano nazionale che potrà fotografare efficacemente lo stato epidemiologico del nostro Paese. Al riguardo, il 17 aprile è stata indetta dal Commissario Arcuri, su richiesta del Ministero della salute, una gara in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di kit reagenti e consumabili per l’effettuazione di 150.000 test finalizzati ad un’indagine campione sulla diffusione dell’infezione nella popolazione italiana
  5. Rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti (ormai l’espressione è di uso comune, contact tracing) e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie. Per questo, un’adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare questo processo.

Il presidente del Consiglio Conte presenterà entro questa settimana le linee guida per la Fase 2. Intanto stamattina si é riunito in videoconferenza con il capogruppo della task force, Vittorio Colao, e con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, dottor Angelo Borrelli. Oggi alle 18, sempre in videoconferenza, incontrerà le parti sociali.

FASE 2

Una parte del tessuto imprenditoriale italiano, però, ha già cominciato a produrre, con l’applicazione dei Protocolli di sicurezza, che resteranno il requisito fondamentale per andae oltre il lockdown, già prima del 4 maggio.

Parallelamente alla riapertura delle attività produttive ci saranno da risolvere le problematiche relative al trasporto pubblico. Si viaggerà tenendo conto del distanziamento sociale. Di conseguenza, il trasporto pubblico vedrà dimezzato il numero degli utenti. L’uso del mezzo pubblico sarà consentito solo per lavoro o per necessità. Saranno rimodulati gli orari lavorativi e favorito lo smartworking. La diminuzione della capacità di carico dei mezzi pubblici non sarà compensata, per ora, da un aumento delle corse.

Per i bar e ristoranti, considerati luoghi dal livello di rischio elevato la riapertura potrebbe essere ancora lontana. Per questo motivo si starebbe valutando la possibilità di concedere, oltre alle consegne a domicilio che già vengono effettuate, il servizio da asporto, con ingresso sarà scaglionato. Per quanto riguarda gli uffici, ove possibile sarà incentivato lo smart working; negli altri casi entrata e uscita dei lavoratori potebbero essere scaglionati e, comunque, dovrà sempre osservato il distanziamento sociale. No a riunioni, se non con collegamenti a distanza. Nel tempo libero si potrà tornare a passeggiare anche lontano da casa ma da soli. Restarà il dicieto di assembramento, sia all’aperto sia al chiuso.

I DATI DEL 22 APRILE

Alle 18 il Dipartimento di Protezione civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva) e morti con Coronavirus.

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 22 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 107.699, con un decremento di 10 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.384 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 87 pazienti rispetto a ieri.23.805 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 329 pazienti rispetto a ieri. 81.510 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 437 e portano il totale a 25.085. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 54.543, con un incremento di 2.943 persone rispetto a ieri.

DATI REGIONI

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.242 in Lombardia, 13.084 in Emilia-Romagna, 15.122 in Piemonte, 9.991 in Veneto, 6.167 in Toscana, 3.476 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.463 nel Lazio, 2.998 in Campania, 1.874 nella Provincia autonoma di Trento, 2.874 in Puglia, 1.308 in Friuli Venezia Giulia, 2.287 in Sicilia, 2.108 in Abruzzo, 1.512 nella Provincia autonoma di Bolzano, 371 in Umbria, 833 in Sardegna, 821 in Calabria, 501 in Valle d’Aosta, 232 in Basilicata e 205 in Molise.

In Abruzzo ispetto a ieri si registra un aumento di 66 casi su un totale di 1418 tamponi analizzati. 309 pazienti (-9) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 35 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1764 (+50) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.  Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 276 pazienti deceduti (+5 ). In Lombardia sono stati registrati 1.161 casi in più e 161 morti, contro, rispettivamente, 960 positivi e 203 morti di ieri. In Emilia Romagna il numero dei positivi é salito a 23.434 (+342), i decessi sono stati 57. In Liguria sono 4.811 attualmente i positivi (+50). 952 pazienti in ospedale (-56) di cui 92 in terapia intensiva (-2), 2.524 a domicilio (+69). I positivi clinicamente guariti a casa sono 1.335 (+37), i guariti non più positivi 1.085 (+72); i deceduti 1.020 (+32).