Coronavirus oggi in Italia, bollettino del 23 maggio 2020: + 669 nuovi casi

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covid sabato

Il bollettino del 23 maggio 2020 parla di 669 nuovi casi e di una decrescita di 1.570 ricoverati, 23 in terapia intensiva; 119 morti

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 23 maggio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 22 MAGGIO

Nel giorno in cui sono state annunciato l’allentamento delle misure restrittive, il totale delle persone che hanno contratto il virus era di 228.658, con un incremento rispetto a giovedì di 652 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 59.322, con una decrescita di 1.638 assistiti. Tra i positivi, 595 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 45 pazienti. 8.957 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 312 pazienti. 49.770 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 130 e hanno portato il totale a 32.616. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 136.720, con un incremento di 2.160 persone rispetto a ieri.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 26.715 in Lombardia, 8.710 in Piemonte, 4.926 in Emilia-Romagna, 3.286 in Veneto, 1.877 in Toscana, 2.075 in Liguria, 3.637 nel Lazio, 1.832 nelle Marche, 1.373 in Campania, 1.839 in Puglia, 66 nella Provincia autonoma di Trento, 1.522 in Sicilia, 578 in Friuli Venezia Giulia, 1.272 in Abruzzo, 250 nella Provincia autonoma di Bolzano, 61 in Umbria, 318 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 326 in Calabria, 194 in Molise e 60 in Basilicata.

BRUSAFERRO (ISS): INDICE RT SOTTO LO 0 TRANNE IN VAL’AOSTA

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato in conferenza stampa che l’indice di contagio Rt è segnalato sotto il valore 1 in tutte le Regioni italiane tranne in Val d’Aosta, dove si registra un valore pari a 1.06. La Valle d’Aosta, però, contesta dicendo che l’indice Rt negli ultimi 10 giorni é stato di 0,5. Per il presidente dell’Iss il virus ‘ancora circola, non si può escludere un incremento dei contagi.

VACCINO, PER L’AIFA A PRIMAVERA 2021

Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in conferenza stampa su Covid-19 all’Istituto superiore di sanità (Iss), ha dichiarato che il tempo ragionevole per avere il vaccino in commercio é la primavera del 2021. Magrini ha spiegato che ci sono almeno 5-6 candidati vaccini in fase avanzata e l’Italia partecipa in diversi modi. Non crede che per settembre ci sarà alcun vaccino disponibile nonostante i buoni risultati dei vaccini testati. Sono in corso accordi con quattro Paesi europei, di cui l’Italia è parte per assicurare la produzione a livello europeo; ora sarà da vedere se concorrerà anche con un proprio vaccino.

TOTI: COVID 19 IN LIGURIA PRIMA DI CODOGNO

Il Presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, ha dichiarato nella consueta conferenza stampa durante la quale sono comunicati i dati, che la presenza del Covid-19 in Liguria risale a molto tempo prima della comparsa a Codogno. Tre studi hanno evidenziato come il Coronavirus fosse in circolazione ben prima delle date già note sul ‘paziente zero’ di Codogno.

DAL 3 GIUGNO POSSIBILI SPOSTAMENTI SOLO TRA REGIONI DI PARI CONTAGIO

Gli spostamenti tra una Regione e l’altra non sono ancora consentiti se non per motivi di lavoro, urgenza, necessità. Il report del 29 maggio ci dirà se dal 3 giugno sarà possibile la mobilità interregionale: l’apertura potrebbe non essere totale ma consentita solo tra territori con lo stesso indice di contagio. Per esembio, dalla Lombardia ci si potrebbe spostare solo per andare in Umbria e Molise

DAL 25 RIAPRONO LE PALESTRE: LE REGOLE

  • Dovrà essere predisposta una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
  • Ci dovrà essere un programma delle attività il più possibile pianificato (per esempio con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5 °C.
  • Dovranno essere organizzati spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
  • Si dovranno regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
  • Dovrà esserci l’impianto di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori, clienti, ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
  • Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
  • Gli attrezzi e le macchine che non potranno essere disinfettati non devono essere usati.
  • dovrà essere garantita la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
  • Non si dovranno condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
  • In palestra andranno apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
  • Fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali dovranno essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti

I DATI COVID DEL 23 MAGGIO

Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 23 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 229.327, con un incremento rispetto a ieri di 669 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 57.752, con una decrescita di 1.570 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 572 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri. 8.695 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 262 pazienti rispetto a ieri. 48.485 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 119 e portano il totale a 32.735. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 138.840, con un incremento di 2.120 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.630 in Lombardia, 8.025 in Piemonte, 4.570 in Emilia-Romagna, 2.841 in Veneto, 1.766 in Toscana, 1.734 in Liguria, 3.581 nel Lazio, 1.713 nelle Marche, 1.273 in Campania, 1.805 in Puglia, 565 nella Provincia autonoma di Trento, 1.512 in Sicilia, 459 in Friuli Venezia Giulia, 1.168 in Abruzzo, 214 nella Provincia autonoma di Bolzano, 56 in Umbria, 287 in Sardegna, 35 in Valle d’Aosta, 288 in Calabria, 189 in Molise e 41 in Basilicata.