Coronavirus in Italia, aggiornamenti dati del 22 gennaio 2021

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coronavirus venerdì

Situazione contagi e notizie in Italia del 22 gennaio 2021: il bollettino 13.633 nuovi casi positivi al Covid-19 e 472 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, venerdì 22 gennaio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 13.633 (14.078  ierì) nuovi casi a fronte di 115.036 (267.567 ieri) tamponi. I decessi erano 472. 24.081 (-382)  ricoverati con sintomi e 2.390 (-28) in terapia intensiva.

AGGIORNAMENTI NEWS

La UE ha proposto l’istituzione delle zone rosse scuro dove il rischio contagio é altissimo. Da queste zone i test sarebbero obbligatori alla partenza e la quarantena sarebbe necessaria all’arrivo.

Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha comunicato che l’azienda americana Pfizer ha iniziato ad adattare le consegne del vaccino per il Covid-19 dopo aver rivisto il numero di dosi disponibili per fiala. Finora, sono state consegnate cinque dosi di vaccino per flaconcino,  e poi i centri di vaccinazione  sono riusciti ad ottenerne una i più. Visto che l’Agenzia europea per i medicinali ha autorizzato l’uso della dose aggiuntiva, d’ora sarà possibile estrarre sei dosi e non più cinque in flaconcino Arcuri ha rassicurato che Pfizer manterrà gli di consegna agli Stati in conformità con gli ordini che sono stati effettuati Intanto, Stefano Bonaccinii, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni le Regioni italiane sono pronte ad azioni legali contro Pfizer per i ritardi nelle consegna delle dosi di vaccino.

PREOCCUPAZIONE PER LE VARIANTI COVID

In una intervista rilasciata all’Adnkronos Salute, Walter Ricciardi, professore di Igiene all’università Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute, facendo il punto sulla situazione epidemiologica in Italia, si é detto preoccupatissimo per la variante covid inglese che sta provocando tante morti nel Regno Unito e che si è già diffusa in 60 Paesi, incluso il nostro. Ritiene che le misure adottate fino ad oggi siano necessarie e sufficienti e fa alcune precisazioni circa le mascherine: le chirurgiche non proteggono completamente chi le porta mentre le Ffp2 sì mentre le mascherine di stoffa evitano solo fuoriuscita di droplet. Preoccupato si é detti Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma. Categorico Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico: per evitare l’impatto delle varianti Covid servono lockdown e chiusura delle frontiere.

Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe,  ha spiegato che per flettere la curva del contagio, l’unica misura veramente efficace sono le zone rosse e che nelle prossime settimane i numeri sono destinati a risalire  per le minori restrizioni nelle Regioni arancioni e gialle, la riapertura delle scuole e il potenziale impatto delle nuove varianti.

Intervenuto ai mirofoni di La7, Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha avvertito che il virus cambia, ma finora non é mutato in maniera così significativa da rendere inefficace i vaccini; la variante brasiliana sembra, però, sfuggire al sistema immunitario e va studiata attentamente. Bassetti ha detto di non approvare la strategia di vaccinare a tappeto: meglio vaccinare meno persone ma metterle tutte in sicurezza che  rischiare di fare un sola dose agli ultra ottantenni, che non sarebbero difesi conto il virus.

LA SITUAZIONE NEL MONDO

In Francia nelle ultime ventiquattro ore sono state registrati  22.848 nuovi contagi; il governo francese prevede che entro la fine del prossimo mese di agosto sarà vaccinata l’intera popolazione. Nuovo record di contagi in Spagna dove sono stati 44.357. Nel Regno Unito calano contagi ma i morti resta alto: 1290 contro i 182 di mercoledì.

IL BOLLETTINO DEL 21 GENNAIO

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 14.078 (13.571 ierì) nuovi casi a fronte di 267.567 (279.762 ieri) tamponi. I decessi erano 521 e  hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 83.599. 22.045 (-444)  ricoverati con sintomi e 2.418(-26) in terapia intensiva.

Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 72.685 nel Lazio, 71.178 in Campania, 53.055 in Lombardia, 53.557 in Veneto, 53.287 in Puglia, 52.037 in Emilia Romagna, 46.898 in Sicilia, 17.116 in Sardegna, 13.593 in Piemonte, 12.823 a Bolzano, 12.180 in Friuli Venezia Giulia, 10.660 in Abruzzo, 9.968 in Calabria, 8.303 in Toscana, 8.074 nelle Marche, 6.941 in Basilicata, 4.721 in Umbria, 4.603 in Liguria, 2.006 a Trento, 1.045 in Molise, 341 in Valle d’Aosta.