Coronavirus in Italia, i dati del giorno 6 maggio 2020: +1444 nuovi casi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Il bollettino del 6 maggio 2020  ci parla di 1.444 nuovi casi; ancora in calo ricoverati e terapie intensive, 369 persone sono decedute

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 6 maggio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 5 MAGGIO

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 213.013, con un incremento rispetto a lunedì di 1.075 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi era di 98.467, con una decrescita di 1.513 assistiti. Tra gli attualmente positivi 1.427 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 52 pazienti. 16.270 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 553 pazienti. 80.770 persone, pari al 82% dei positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 236 e hanno portato il totale a 29.315. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 85.231, con un incremento di 2.352 persone.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi positivi erano 37.092 in Lombardia, 15.323 in Piemonte, 8.681 in Emilia-Romagna, 7.116 in Veneto, 5.190 in Toscana, 3.427 in Liguria, 4.370 nel Lazio, 3.219 nelle Marche, 2.530 in Campania, 1.041 nella Provincia autonoma di Trento, 2.939 in Puglia, 2.202 in Sicilia, 984 in Friuli Venezia Giulia, 1.809 in Abruzzo, 612 nella Provincia autonoma di Bolzano, 176 in Umbria, 642 in Sardegna, 110 in Valle d’Aosta, 650 in Calabria, 177 in Basilicata e 177 in Molise.

LE RACCOMANDAZIONI DELL’OMS

“Ora più che mai lavarsi le mani, correttamente e più volte al giorno, diventa essenziale, soprattutto in questa Fase 2, dopo 60 giorni di autoisolamento“. Ce lo ricorda il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Alcuni Paesi stanno iniziando ad allentare le misure di contenimento” contro il coronavirus ma è necessario “non rilassarsi sulle misure di base come lavarsi le mani e mantenere il distanziamento sociale” così come è importante proseguire con “il tracciamento dei contatti”.

NUOVI SINTOMI

Studi scientifici che evidenziano che l’insorgere di alcune manifestazioni dermatologiche (geloni, eruzioni vescicolari, lesioni vasculitiche, ecc.) possono essere legate alla malattia; a volte in pazienti sintomatici o paucisintomatici ma, in alcuni casi, anche in soggetti che non presentano altri sintomi concomitanti.

VACCINO

L’Istituto Spallanzani sta conducendo uno studio per trovare un vaccino contro il Coronavirus. Se e cose continuassero ad andare bene, come pare stiano andando, a giugno potrebbe essere testato su soggetti volontari e sani.

TERAPIA DEL PLASMA

Il Professor Giuseppe De Donno, primario presso l’Ospedale di Mantova, che pratica la terapa al plasma, ossia inietta il sangue di persone guarite in pazienti affetti da Covid-19, intervenuto a “Porta a porta” ha dichiarato che tutti i soggetti sottiposti a trasfusione sono guariti. La tecnica, però, non gode della fiducia della scienza. De Donno ha anche precisato che i NAS si sono recati preso il suo reparto solo per controllo sull’attività.

CONTE SU “DECRETO MAGGIO”

Il “decreto maggio” dovrebbe contenere provvedimenti da 55 miliardi di euro per sostenere il Paese ad uscire dall’emergenza economica da Coronavirus. Conte ha spiegato, però, ai indacati che si tratterà di intervento cospicuo ma certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo. “Stiamo facendo il possibile per limitare i danni”, ha detto Conte.

DI MAIO SU DECRETO MAGGIO

In linea col pensiero di Conte  il Ministro degli Esteri, Luigi De Maio, che a “Porta a porta”ha dichiarato che nel decreto ci dovrebbero essere aumenti dei bonus (da 600 a 800 euro) interventi a fondo perduto , perchè non si può, nella situazione attuale, chiedere alle imprese di restituire il prestito in 2 o 3 anni. Questo provvedimento servirà a tamponare l’emergenza; poi ne saranno emanati altri per la ripartenza.

SPERANZA: “3 MILIARDI PER RAFFORZARE IL SISTEMA SANITARIO”

Il Ministro della Salure, Roberto Speranza ha dichiarato di aver chiesto più di 3 miliardi di euro nel decreto maggio, che verrà approvato questa settimana, per dare più forza al nostro Servizio sanitario.

I DATI COVID DEL 6 MAGGIO

Alle 18  la Protezione civile ci ha aggiorneto nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 6 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 214.457, con un incremento rispetto a ieri di 1.444 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 91.528, con una decrescita di 6.939 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.333 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a ieri. 15.769 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 501 pazienti rispetto a ieri. 74.426 persone, pari al 81% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 369 e portano il totale a 29.684. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 93.245, con un incremento di 8.014 persone rispetto a ieri. Il numero così alto dei pazienti dimessi e guariti è dovuto ad un aggiornamento dei dati della Regione Lombardia riferiti anche ai giorni precedenti.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 31.753 in Lombardia, 14.858 in Piemonte, 8.391 in Emilia-Romagna, 6.789 in Veneto, 5.088 in Toscana, 4.433 nel Lazio, 3.306 in Liguria, 3.236 nelle Marche, 2.903 in Puglia, 2.340 in Campania, 2.201 in Sicilia, 1.791 in Abruzzo, 982 nella Provincia autonoma di Trento, 962 in Friuli Venezia Giulia, 644 in Calabria, 623 in Sardegna, 579 nella Provincia autonoma di Bolzano, 179 in Molise, 172 in Basilicata, 171 in Umbria e 127 in Valle d’Aosta.